Discussione: Immortalità
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 17-02-2006, 18.03.58   #4
jezebelius
Organizza eventi
 
L'avatar di jezebelius
 
Data registrazione: 27-02-2005
Messaggi: 1,865
Predefinito

Certo si capisce. Mi pare che tu ti riferisca anche all'aspetto immortale ( per cui non appartenente alla mortalità ) del corpo.
Questo secondo me è pure un fatto importante poichè complementare al concetto dell' " oltre la vita " .
E' vero ciò che che hai puntualizzato; è anche vero che il Cristianesimo ( degli ultimi tempi diciamo )prende come esempio la " resurrezione " alla quale attribuisce un valore particolare.
Lasciando perdere i teologi e di conseguenza i loro discorsi sulla questione, che da un certo punto di vista contribuiscono - ma anche no - alla giusta definizione degli interrogativi che la religione pone , possiamo scendere ancora di più nel discorso.
Partendo da ciò che ha posto Kael, in un primo momento, si parla di cosa c'è dopo la morte; l'immortalità puo essere assunta come punto di collegamento tra le varie dottrine nonchè tra le varie correnti filosofiche.
Come dice Kael il culto dei morti è una pratica che segna un percorso.
Ad esempio religioni come la shintoista se non sbaglio, praticano questo culto poichè per loro è di fondamentale importanza richiamare " l'antenato " affinchè questo aiuti e indirizzi nel normale cammino quotidiano il discendente.
Si fa riferimento, secondo me, ad una Saggezza in questo caso, che potrà essere d'aiuto illuminando gli appartenenti di quella particolare casata.
Quello a cui si da importanza quindi è l'aspetto incorporeo.
Iniziamo col distinguere quindi una immortalità " fisica " da una " immateriale ".
Per la prima sono per linee generali d'accordo con Te poi se c'è da fare altri riferimenti " tecnici " io sono la persona meno adatta.
Per il secondo a mio avviso, immortale è colui che è sottratto alla mortalità, sottratto alla fine della materia ovvero quel qualcosa che si " innalza " da ciò che fino a quel momento era l'involucro fisico e credo altresi che ce ne siano vari di livelli.
Da questo per spiegarli tutti, cosa che al momento data la mia ignoranza non sono capace di fare, posso solo dire che la manifestazione dottrinale della religione ( in generale ) indirizza la sua attenzione soltanto su una generale visione.
Come è ovvio che sia non accetta, la dottrina almeno per la maggior, parte, la classificazione in " corpi sottili " da cui potrebbe diramarsi un discorso ancora più strutturato ai fini della comprensione.
Si potrebbe fare il discorso per spaziare ancora di più della considerazione di vari livelli e quindi vari " involucri " ( ma solo a livello concettuale ) che uniti al fisico formano un tutt'uno con esso ma questo richiama in gioco una concezione filosofica dalla quale, tornando al discorso che facevo sugli aggiustamenti, col passare del tempo ci si è totalmente divisi.
La morte, collegandomi al tuo discorso Sole, è per me un passaggio, una transizione dalla quale non si puo prescindere; fa parte del naturale corso al quale si è soggetti ed è conseguenziale che si attribuisca una fine a quello che non più si vede o si tocca poichè rispetto a quei fenomeni e di questi non si puo avere una percezione oggettiva se non studiandoli. Al momento la considerazione che se ne puo fare è di tipo soggettivo in base, certamente, alle credenze che ognuno possiede ma qui sappiamo che vogliamo andare anche oltre.
__________________
Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
jezebelius non è connesso