Discussione: Neo mamme
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Vecchio 22-09-2007, 14.37.10   #2
Elle
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Ricordo il giorno in cui ho avuto la conferma di essere incinta, ricordo che nonostante avessimo sia io che l'uomo che amo il medesimo desiderio abbiamo reagito entrambi in maniera differente...lui ad istinto si è fatto mezza milano se non tutta a piedi io sono andata a mangiare cinese con la mia amica guru in cristalloterapia. Da quel giorno il nostro mondo è cambiato. Tuttavia nei sogni anche precedenti al test la mia psiche avvertiva il disagio di un cambiamento inevitabile. Ricordo il primo incubo, sognavo che moriva mia madre, in realtà io smettevo di essere figlia in qualche modo nel mio inconscio. Se ne sono susseguiti tantissimi durante la gravidanza in cui il mio inconscio elaborava i lutti delle certezze e dei ruoli che erano stati fino ad allora.Poi è cominciato non solo il cambiamento fisico ma la solitudine mentale e psicologica che cresceva con l'aumentare dell'intensità con cui stabilivo contatto con colui che cresceva dentro di me. Non era parliamoci chiaro una solitudine fisica anche se c'è stata anche quella ma era un non riuscire per quanto amore ci fosse a comunicare lo stravolgimento non solo ormonale che la mia esistenza stava affrontando. Quel senso di responsabilità che cresceva succhiava le mie sicurezze, le triturava, e allo stesso tempo però mi faceva sentire onnipotente. C'è un momento avanzato della gravidanza in cui la donna è consapevole del miracolo che sta avendo luogo e in quel momento si sente fortissima, quasi delirante. Mentre ciò accade la donna si confronta con la realtà che non è poi così poetica come ci si racconta...perchè se la raccontassimo tutta ci sarebbe un bel calo demografico. La gravidanza l'ho vissuta da sola non c'erano a supportarmi nè mia madre nè sua madre, non c'erano parenti e non ci sono stati nei primi mesi dalla nascita o meglio il loro esserci era solo frutto di un bisogno personale non di un'offerta reale di aiuto.Posso dire che mia madre è stata la causa del mio mancato allattamento ad esempio, invece di passarmi il suo sapere, in maniera che la mia inesperienza fosse alimentata in maniera sana mi ha passato i suoi timori, tutti in fila uno per uno. Per non parlare del fatto che al momento della nascita quel figlio si materializza e non è vero che mamma si diventa perchè lo si tiene dentro....mamma lo si diventa dopo, quando quel figlio è all'esterno, è qualcuno con una propria induvidualità, quel figlio nella sua individualità però ti mette davanti uno per uno tutti i tuoi limiti personali e di coppia, ti rende misera, ti fa comprendere quanta è la strada reale da fare e in un certo senso ti abbandona appena è pronto. Sì perchè quando la pancia si svuota se ne va anche quel senso di riempimento e di onnipotenza e poi devi creare quella pienezza giorno per giorno e deve essere tua, perchè poi hai il dovere di trasmetterla. Non rileggo...le altre cose verranno magari dopo, quando mi rileggerò con calma....
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