Discussione: Cerca fuori...
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Vecchio 28-12-2011, 13.41.27   #11
Uno
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio

Secondo me il mondo interno ed esterno possono essere il conscio e l'inconscio.
Ma è di questo che stai parlando?
No

Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Dunque l'esterno è sempre il punto di partenza per conoscere sè stessi
No, non proprio.
Cerca fuori per trovare dentro e trova fuori per cercare dentro.

Solo nella prima parte della frase, cioè in metà del processo, questo è possibile. Poi l'inversione dei termini della seconda parte è una scelta precisa e significativa.
Se avessi scritto "cerca dentro per trovare fuori" ci sarebbe stata una consequenzialità precisa, prima cerchi e poi trovi, invertendo i termini leghiamo le due cose integrandole senza consequenzialità, in sostanza, per capirci, è una cosa alla "è nato prima l'uovo o la gallina?"

Proviamo ad analizzare i processi dell'esperire esterno.

Normalmente come individui embrionali:
Percezione -> memoria -> coscienza -> consapevolezza

La nostra percezione di quello che c'è fuori dal nostro essere individuale è automatica, in base ai nostri strumenti percepiamo tutto.
Ne prendiamo però coscienza solo quando attingiamo alla memoria dell'evento.
Di questo avevamo già parlato, alla stessa maniera in cui le stelle che vediamo sono spesso già morte ogni altra nostra azione ha un più o meno lungo o breve sfasamento temporale. In alcune azioni è maggiormente visibile la cosa, per esempio se mi danno un calcio, lo sento dopo. E' un pò più difficile prendere atto che anche se osservo una cosa ad 1 cm dal mio occhio, l'immagine mi arriverà con 1cm di ritardo quale che sia la velocità a cui questa procede. Lo stesso vale con il suono, le vibrazioni etc...
Anche quando parliamo di qualcosa attaccato al nostro corpo, finchè questa cosa non si propaga per tutto il nostro corpo.... etc..

C'è una sola possibilità, dal punto di vista fin qui esposto, per annullare le distanze, l'Essere deve perdere l'individualità ed Essere non solo il corpo, la mente o che altro di un individuo ma Tutto. (qualcuno definisce lo stato coscienza cosmica, in realtà la definizione non è esatta)
A questo punto percezione, memoria e coscienza vengono assorbiti dalla consapevolezza ma non è possibile sperimentare ed evolvere.

E' qui che entra in gioco il difficile concetto del paradigma olografico. Ogni più piccola ed infinitesimale parte dell'Universo lo contiene interamente.
Quindi abbiamo già tutto dentro, ma per lo stesso principio sopra enunciato se ne abbiamo totale consapevolezza "eliminiamo" percezione, memoria e coscienza. L'unica definitiva soluzione è integrare la totale consapevolezza interiore con la completa vita esteriore o la completa vita interiore con la totale consapevolezza esteriore. Se riusciamo a mettere queste due possibilità in una ruota come quella dello Ying e Yang possiamo avere i cosiddetti capra e cavolo.

Lo so, ho messo troppa roba, troppo sinteticamente e male, pensateci poi magari su richiesta sistemo meglio qualche definizione.
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