Fino a che siamo incarnati in un corpo noi siamo tutto, siamo bene e siamo male, e la consapevolezza di questo ci deve portare anche all'accettazione della nostra condizione duale....la felicitą, in quanto condizione esistenziale, non esiste, č solo un'utopia, possono esservi rari momenti, ma solo solo un soffio, rispetto alla durata di una vita. L'accettazione di sč č la comprensione profonda della nostra dualitą, e la ricerca dell'equlibrio in questa condizione č la nostra meta.....Se l'uomo fino a che incarnato non potrą raggiungere la luce, per dirla con Bulgakov, cercherą perlomeno di raggiungere la pace....
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