Discussione: Accettazione
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 17-06-2006, 00.51.14   #12
acquaefuoco
Pensa di allungare la permanenza
 
L'avatar di acquaefuoco
 
Data registrazione: 11-06-2006
Residenza: Perugia
Messaggi: 44
Predefinito

Mi piacciono i discorsi emersi in questo topic... corrispondono al mio sentire.

Ho avuto incontri ravvicinati con persone che fraintendono totalmente il senso dell'auto-accettazione... per loro accettarsi significa trovare il modo di convivere con i loro difetti, cosa di per sè non sbagliata, il problema però è che non finalizzano questo periodo di convivenza ad un "contratto matrimoniale" con il sè stesso che si mettono d'impegno ad accettare! No, dal loro punto di vista accettarsi è smettere di sbattere la testa (ahia!) contro il muro dei loro limiti: "non si può cambiare ma solo accettarsi". E' certi psicologi - osservo - in un modo o nell'altro fomentano proprio questo atteggiamento passivo. Ecco sì, inducono un attegiamento di auto-accettazione passiva... che partorisce le "terapie" decennali alla Woody Allen!

Il "contratto matrimoniale" sano dell'auto-accettazione-attiva sarebbe invece: "ok, ora riconosco di essere così è così, non nego più di avere [faccio esempi alla buona e a caso] un caratteraccio, di perdere la pazienza per un nonnulla, di essere patologicamente geloso, di trovarmi a disagio a parlare in pubblico ecc. Riconosco queste mie caratteristiche e proprio perchè le riconosco non mi vittimizzo nè mortifico a causa loro, anzi, mi rimboccherò da subito le maniche e (non proverò a fare ma) farò azioni concrete per essere la persona che mi piacerebbe essere".
Fatti insomma non solo parole e pensieri o, ancora meglio, azioni conseguenti a pensieri ben chiari e diretti a una meta, ovvero azioni conseguenti ad intenzioni. Questo per me è il senso sano dell'accetarsi.

Dobbiamo accettarci certo, perchè se non ci accettiamo per quel che siamo (sarebbe più corretto dire per quel che mettiamo in scena di noi) non possiamo essere qualcos'altro (andare alla ricerca del nostro vero Sè).

Una delle più grandi balle che le persone poco consapevoli si propinano da sè è che non si può cambiare... invece è tutto il contrario, tutto nell'universo cambia ed è proprio per opporci al cambiamento che si tende "automaticamente" a compiere grandi sforzi, a dissipare energia per il mantenimento della struttura esistente. Le persone che vivono così sono talmente abituate ad avanzare col freno a mano tirato che non si rendono più conto di quanta fatica impiegano - gratuitamente - per far andare avanti le loro vite.

Lasciarsi portare dalla corrente, aprire le proprie vele al vento, essere quel che le scelte che via via facciamo ci portano ad essere... è l'atteggiamento che più identifico con la serenità... non è un andare alla deriva... perchè ho bravo un timoniere: la mia consapevolezza. E ho fede nella rotta che mi indica Dio.
__________________
"Nessuno ha il potere di renderci felici o infelici: siamo noi stessi i soli responsabili della nostra felicità."
acquaefuoco non è connesso