Sono un pentito di facecoso, in effetti mi sono iscritto sull'onda della novità ma ho poi scoperto che non mi interessava per nulla intrecciare amicizie fittizie fondate sulle apply e sulle farmville e tutte le pubblicità o le iniziative pilotate tipo catene di sant'Antonio.
Diverso è il messeng(coso) che lo ritengo un valido strumento che mi permette di parlare con persone in carne ed ossa che hanno voglia di condividere pensieri e parole reali. Con questo strumento potente posso scambiare chiacchiere con persone distanti migliaia di chilometri e in ogni momento della giornata.
Infatti lo confermi anche tu che esso è utile per parlare cone le tue nipotine e le tue amiche. Non si tratta dello strumento messeng(coso) ma di come lo si utilizza a farne un buono strumento oppure no.
Dietro ad ogni chat c'è una persona vera, ma non è detto le che sue intenzioni siano sincere, questo è il problema nel mondo del web.
Il finto di cui accenni penso di interpretarlo come la falsità delle intenzioni rispetto a come si presentano nel virtuale. Il reale rischio è quello di incappare in persone che hanno cattive intenzioni, che ingannano col questi strumenti come nel passato facevano gli imbonitori ed i furfanti. Cercano di carpire informazioni per scopi secondi, persino malvagi e purtroppo sono persone reali che possono entrare nella nostra realtà.
Poi ci sono quelle persone che nel virtuale si nascondono e s'immedesimano nel loro avatar oppure credono di essere la persona virtuale che impersonano. Non persone che scappano dalla loro realtà per rifugiarsi nel mondo virtuale ma spesso portano le loro ansie e frustrazioni dentro il virtuale.
Ma dietro ad un'account c'è sempre una persona di ciccia, la grande differenza è nelle intenzioni che ha, buone o recondite che siano.
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