Discussione: Treno/pensione
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Vecchio 17-10-2010, 11.27.38   #23
diamantea
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Quello che ritenevo interessante farti considerare era il rapporto di causalità tra le pacche e l'emissione. Le pacche arrivano dal maschile e agevolano l'emissione femminile
E' interessante questa cosa semplice ma per me inarrivabile.
In questi giorni sono emerse tante cose.
Ho avvertito una tensione interna di attesa che non ho rifiutato con il distacco come le altre volte, ma ho osservato mantenendomi in equilibrio.

Quello che vedo è la lotta del femminile contro il maschile, eppure il maschile è quello che mi viene incontro e mi aiuta nelle indicazioni e nell'emissione di ciò che brucia.
Ho potuto vedere con chiarezza il femminile che si aspetta dal maschile la veggenza verso i propri bisogni e aspettative e realtiva soddisfazione.

Il mio è un femminile rinunciatario verso se stesso, aspetta che il maschile si soddisfi e poi spera che soddisfa se stessa senza dare indicazioni.
Poi subentra la delusione, l'irritazione, l'accusa e il distacco. Se non posso avere tutto e subito come lo voglio io senza dare indicazioni allora mi distacco.
Questo è il meccanismo del femminile. La conseguenza è che perdo il treno, cioè l'occasione, più in soldoni non riesco a concludere, a trovare la soluzione, ma rimando alla prossima occasione, al prossimo treno.

Elaboro ma la soluzione arriva dal maschile, così l'azione, la realizzazione dell'elaborato. Il braccio e la mente camminano insieme ed insieme raggiungono l'obiettivo.
Credo che nella funzione dell'atto sessuale il culmine stia a simboleggiare questa unione di maschile e femminile più che lo sfogo in sè di una pulsione meramente fisica.

Citazione:
Ah, aggiungo una cosa, su cui magari ti va di riflettere. Nel sogno le tue mutande sono nere tutte non solo quelle sporche, anche quelle pulite (o sbaglio?). Le sue sono bianche. Non che il pulito/sporco non ci entri, ci entra visto che nel sogno subito ci pensi, ma è anche un simbolo generico: bianco maschile e nero femminile...
Nel sogno vedo solo le mutande a terra, non so le altre come sono, non le penso guardo solo quelle a terra usate e sporche.
Il bianco io lo associavo alla purezza, innocenza, qualità attribuite più al femminile, invece il bianco indica la luce, il sole, l'azione, il maschile, mentre il nero è il buio dell'inconscio, dell'utero, del femminile.
Le mie mutande erano a terra stese, ce l'hanno una forma di utero con le tube ai lati...
Mi fa pensare al mio femminile ingannevole, bugiardo, manipolativo.
Mento con il controllore, non mi importa nulla di mio marito ma solo di ciò che mi appartiene, accumulo ostilità verso l'ufficiale che rimprovero aspramente e prendo distanza da lui solo perchè non mi antepone ai suoi bisogni e ostenta la sua sicurezza e capacità di soddisfarsi.

Ho potuto vedere, dalla tensione, il pudore di un femminile nel mostrarsi bisognoso, desideroso, trepidante, pauroso di ricevere un rifiuto, di disturbare, di chiedere, di insistere a chiedere, di trovare una formula adatta per ottenere la risposta desiderata, attraverso la figura maschile di Ray, su cui ho proiettato la figura dell'amante deludente che mi fa aspettare in eterno e poi non mi da ciò che voglio, di cui ho bisogno, a cui non so più chiedere esplicitamente, perchè non so più io stessa cosa voglio e come lo voglio talmente ho represso e nascosto bene.
L'aggressività, la menzogna e tutto il resto è forse un modo per nascondere o reagire al senso di frustrazione profondo che vivo con l'insuccesso.
Questo è il male che ho ricevuto principalmente da mio marito, forse è questo ciò che voglio andare a riprendermi che mi ha tolto durante quell'anno.
Non ci riesco, lui è andato via, ricado di nuovo nel meccanismo con l'ufficiale, ma lui anzichè arrabbiarsi mi aiuta a liberarmi di ciò che mi brucia tanto dentro...
Poi riporto a casa la mia intimità, non la butto, la lavo, la rendo degna di essere ancora vissuta, indossata...

Forse sto facendo pace con me stessa e con il mondo maschile tanto odiato ma anche tanto amato e desiderato.

Grazie Ray, ti porgo un fiore in segno di pace
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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