Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Ehssì. Mia figlia vuole sempre giocare con la playstation... è sempre li a chiedere "dai, lascia un po' anche a me".
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Beh...lasciagliela. Dopo tutto ci vuole equilibrio..no?
Forse il lato bambino " atrofizzato " negli adulti, troppo presi ad assumere e condurre questa parte ormai " vissuta ", è la causa.
Spesso ci si dimentica di esser stati bambini ed altrettanto spesso, per altro verso, si tende a far salire loro, come è stato giustamente detto più su, più che il genitore a scendere. Gli si insegna, per cosi dire, a divenire grandi prima del tempo essendo noi da un punto di vista di anzianità più esperti, se vogliamo. Insomma si vuole educare il bambino a che questo capisca, o quanto meno ne assuma la direzione, che lo stadio nel quale si trova è " solo " di passaggio. Di qui è conseguenziale l'attribuzione al figlio, in qualsiasi forma, di responsabilità che serviranno, poi, per affrontare la vita di tutti i giorni; il che, da un certo punto di vista, potrebbe sicuramente essere educativo.
Mi rendo conto che son andato un po fuori dal discorso e dunque per ricollegarmi a quanto detto più su circa la mancanza di responsabilità, concordo sul fatto che non si può avere la sfera di cristallo, a priori, per "fare" il genitore - visto che è un mestiere ma aggiungerei: "non solo è un fare ma anche un essere" - ma il fatto stesso di trovarsi in questa posizione determina, secondo me, una maggiore responsabilità dalla quale non ci si può scindere. Credo che chi decida, consapevolmente o meno, di divenire genitore, ovvero sia "maestro" di un figlio che andrà a costituire la società di domani, debba possedere, oltre alle capacità per farlo ed esserlo allo stesso momento, quella umiltà che gli permetta di identificarsi con una responsabilità che troppe volte, invece, viene scaricata su altro e ad altri.