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Vecchio 04-03-2009, 11.37.25   #2
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Basterebbe il titolo no?

Se vado fiero in bicicletta ma non riesco a fare 20 km senza essere mezzo morto senz'altro non sarò un ciclista, potrei anche vestirmi di tutto punto, avere una super bicicletta ma sono un falso ciclista.
Potrei diventarlo con la buona volontà, ma in quel momento non lo sono.

Il concetto si potrebbe applicare anche al famoso "aver ragione" o al vestirsi con gusto o a mille altre cose....
Ehm..no..., nel senso che ho fatto fatica a collegare il titolo con quel che hai detto dopo.

Certo, ho capito l'esempio del ciclista o meglio di colui che, vestendosi come un ciclista, nella sostanza non lo è in quanto non ha affrontato - e dunque lavorato - per esserlo, per diventarlo. "Trasformarsi " in ciclista.

Del resto, come hai detto, lo si potrebbe portare a tutti i livelli quest'esempio. Tipo anche chi se Tizio si veste come un cuoco ma non ha studiato, lavorato per divenire tale non è un cuoco. Ciò non vuol dire, però, che non possa diventarlo.
Vedo insomma la necessità di immersione, con tutto se stesso, in un qualcosa che sia lavoro od altro, per potere affermare di "essere " questo o quello. Da ciò fare esperienza che consente di, non solo andare per gradi verso un fine ma anche di divenire, appunto in maniera graduale, quello - il fine - per cui si sta lavorando
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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