Visualizza messaggio singolo
Vecchio 02-03-2010, 00.23.23   #3
filoumenanike
Organizza eventi
 
L'avatar di filoumenanike
 
Data registrazione: 05-12-2008
Messaggi: 1,712
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Prendo spunto da un servizio appena passato al tg. Il gestore di un bar ha avuto tre furti notturni e tra le varie cose che lamentava c'era il fatto che non lo assicurano più perchè troppo a rischio.
L'Assicurazione nasce con l'intento di risarcire un "eventuale" danno che possa accadere come evento straordinario che metta in crisi colui che si assicura.
L'Asssicurazione è basata sull'alea, sulla incertezza, sulla scommessa su un possibile accadimento fortuito.
L'assicurazione non è una "fate bene fratelli", nè una società di mutuo soccorso, nè un'associazione umanitaria, calcola i rischi da assumere e decide, come del resto chi scommette, se può ritornargli utile oppure no prendere il "rischio" .
Il poveretto che ha tre furti nel suo negozio offre alla compagnia un rischio certo, l'alea, la scommessa è già persa! Il fatto che la Compagnia di assicurazione possa elevare il prezzo non la tutela ai fini del danno cui di certo andrà incontro, pertanto può decidere di non assumere il rischio.
Del resto se il negoziante dimostrasse di mettere impianti di sicurezza, videocamere, sbarre o quantaltro possa essere utile a diminuire il rischio, la Compagnia ne prende atto e può metterlo in garanzia. Spesso i clienti dicono "tanto c'è l'assicurazione che paga!" e non si preoccupano neppure di salvaguardare la vita degli altri (vedi tetti pericolanti,cani sciolti...etc..) perchè sicuri di essere tutelati dal danno materiale, ma la vita umana non ha prezzo, la Compagnia non potrà mai risarcirti del tuo senso di colpa, della tua superficialità che magari ha causato la morte di qualcuno!
Ogni Compagnia, poi, ha le sue politiche assuntive, di fatto quasi nessuna vuole rischi certi, per questo tutte si tutelano con perizie, nel caso di furto o incendio, per tarare le possibilità di sinistrosità.
Si può pensare ad un gioco di scommesse, si scommette sempre quando si è sicuri di vincere....

Anche nel caso di polizze Vita, all'americana, il cliente decide di assicurare la sua vita, in caso di morte, per un tot di euro e la Compagnia di assicurazione, viste le sue condizioni di età, salute, decide di accettare la scommessa, se il cliente vivrà perderà quanto ha stabilito come capitale, se morirà, entro la data prevista dal contratto, il capitale assicurato andrà agli eredi legittimi o alla persona scelta in polizza!

In questo caso il cliente spera di perdere la scommessa!!
filoumenanike non è connesso