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Vecchio 10-03-2009, 12.37.41   #1
dafne
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Predefinito personalità borderline

E' un termine che ultimamente stò sentendo spesso in televisione, pare che sia il nuovo elegante modo per dar del matto a qualcuno ma in realtà non riuscivo bene a capire cosa fosse un soggetto borderline, tranne per l'intuizione che stesse ai margini, su una sorta di linea di confine...ma di cosa?
Così sono andata a cercare.

Da quel che ho letto il termine deriva da una vecchia classificazione dei disturbi mentali raggruppati in "nevrosi" e "psicosi" e aveva il letterale senso di linea di confine tra questi due.
Il soggetto ha una personalità che funziona al limite della psicosi pur non gingendo mai ai limiti di questa e a malattie gravi come ad esempio la schizofrenia.

Qui mi sono dovuta fermare perchè effettivamente non sapevo bene nè cosa fosse la nevrosi nè la psicosi...altra ricerchina...

Nevrosi:insieme di disturbi psicopatologici scaturiti da un conflitto inconscio ansiogeno. Secondo Freud deriverebbe da una rimozione di istinti e desideri il cui contenuto non si manifesta a livello cosciente ma la cui soddisfazione è necessaria, pena il manifestarsi di disturbi del comportamento più o meno gravi.

La nevrosi si distungue dagli altri disturbi della personalità in quanto il paziente non perde il contatto con la realtà. A seconda del vissuto personale si manifesta con fobie, ossessioni, paranoie, isteria d'angoscia ecc ecc (sarebbe bello sviscerare anche la differenza tra fobie ed ossessioni ma mi sarei persa troppo...)

Psicosi: ha proprio il significato di malattia mentale o follia. E' un grave disturbo psichiatrico espressione di una grave alterazione dell'equilibrio psichico dell'individuo che compromette l'esame della realtà.
I sintomi psicotici sono:
-Disturbi di forma del pensiero: alterazione del flusso delle idee fino alla fuga delle stesse, incoerenza, difficoltà nei nessi associativi,risposte di traverso, salti di palo in frasca.
-Disturbi del contenuto del pensiero: prevalente il delirio nell'espressione
-Disturbi della sensopercezione: allucinazioni uditive, visive, olfattive, tattili ecc

Con le idee leggermente più chiare torno al mio borderline.

Il termine che inizialmente aveva una connotazione generale viene poi "in tempi più moderni" specificato meglio in disturbo borderline di personalità.

Oggi con questo termine si definisce una patologia i cui sintomi sono la disgregazione emozionale e l'instabilità del soggetto.
E' un disturbo caratterizzato da un vissuto emozionale eccessivo e variabile e instabilità riferita all'identità dell'individuo.
Uno dei sintomi più tipici è la paura dell'abbandono,i soggetti soffrono di crolli della fiducia in se stessi e dell'umore, generalmente cadono in comportamenti autodistruttivi e distruttivi per le relazioni interpersonali accompagnati in alcuni casi di momenti depressivi acuti che possono durare anche solo un paio d'ore.

In questi soggetti è osservabile a volte una tendenza ad oscillare nel giudizio tra polarità opposte, un pensiero cioè in "bianco e nero", oppure alla separazione cognitiva e cioè "sentire" o credere che una cosa o una situazione si debba classificare solo tra possibilità opposte, per esempio "amico-nemico" o "amore-odio". Questa separazione in realtà non è pensata ma immediatamente percepita da una struttura di personalità che mantiene e amplifica certi meccanismi primitivi di difesa.

Il disturbo compare nell'adolescenza e concettualmente ha caratteristiche comuni alle classiche crisi di identità e umore che caratterizzano il passaggio all'età adulta ma avviene in un scala maggiore,estesa e prolungata determinando un funzionamento che interesserà la stessa personalità adulta dell'individuo.

Questo disturbo quindi coinvolge le aree affettivo, cognitivo e comportamentale. I sintomi più frequenti e osservabili sono:

.frequenti ed immotivate oscillazioni dell'umore
.persistente instabilità nell'immagine di sè
.frequenti ideazioni suicide e/o comportamenti autolesivi o mutilanti
.senso cronico di vuoto
.paura dell'abbandono, che spinge spesso a comportamenti manipolatori atti ad evitarlo
.comprtamenti impulsivi in aree "a rischio" quali gioco d'azzardo, guida spericolata, abuso di sostanze, disturbi alimentari (in particolare la bulimia), sessualità promiscua o sregolata
.sintomi dissociativi infrequenti, comunque circoscritti a periodi di particolare stress
.frequente disforia e marcata reattività emotiva
.incapacità di controllare la rabbia
.scissione, idealizzazione,svalutazione (all'interno delle relazioni con gli altri.

Post lunghissimo, molte sono le cose da dire, molti i termini su cui riflettere...sicuramente non trovo che sia accettabile che si possa dare del brderline a qualcuno solo perchè "fà figo è un termine nuovo" senza rendersi conto del tipo di patologia di cui si stà parlando...

Detto questo mi trovo a leggere e rileggere la descrizione (un paio di cosette mi han colpito in modo piuttosto forte ) e a chiedermi se in effeti non sia un problema che si stà diffondendo
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