Discussione: Razionalità e Divino
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Vecchio 23-04-2009, 00.20.29   #26
Uno
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Prima di tutto è meglio chiarire che il divino è ovunque e la quantità è roba che esula dal divino, però noi usiamo questo parametro per definire la manifestazione del divino accessibile a noi e alla nostra costituzione in quanto umani. In alcuni posti questa è più potente in altri meno, anche se il divino è ovunque.
Tanto essere precisi

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Originalmente inviato da stella Visualizza messaggio
Non avevo mai considerato il fatto che il sacerdote debba segnalare al divino che sta per entrare nel suo raggio d'influenza, il fatto che tutti i sacerdoti indossino paramenti liturgici prima di celebrare la messa, di colori diversi a seconda dei tempi liturgici, è come dire <da questo momento e fino alla fine del rito sono "sacro" e tramite tra l'uomo e divino e tra il divino e l'uomo....>
Dio sa bene chi sono quelli che sono consacrati a lui, ma usano i paramenti sacri quando sono davanti al popolo e devono celebrare un rito, quando sono soli a tu per tu con Dio non ne hanno bisogno, invece davanti alla gente sì per distinguersi, quindi secondo me è un segnale che usano i sacerdati per dire al popolo che stanno per entrare nell'ambito del divino.

Qua non stiamo parlando di sacerdoti che celebrano un rito per il popolo, stiamo parlando del Gran Maestro che entra nel Sancta Sanctorum. Ma certo che Dio non ha bisogno dei paramenti, come la strada non ha bisogno dei nostri fari, però il traffico (che potremmo paragonare al divino metaforicamente) senza fari ci fa schiantare non solo perchè non vediamo noi, ma anche perchè non ci vedono gli altri.

Ma rimanendo più sul letterale: razionale, se io entro in una chiesa mostrandomi razionale (segnalo) dovrebbe essere difficile (poi non si sa mai) che qualcuno tenti di raccontarmi delle favole, cercherà un dialogo più razionale appunto, per eventualmente poi portarmi a vedere anche altro.
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Non ho capito la metafora della pietra nel pozzo, se l'acqua è profonda bisogna scendere al suo livello per bagnarsi, non ho capito perchè si dovrebbe segnalare all'acqua che si sta per entrarvi, sta a me non farmi male e usare prudenza, l'acqua è sempre la stessa non cambia....
Se la manifestazione del divino in un punto è minore ed entro con foga, brama, allontano da me quel poco di divino che c'è in quel posto, come l'acqua che schizzerà tutto intorno dalla pozza.
Viceversa se l'acqua è alta, abbondante e profonda, potrei anche tuffarmici ma devo essere capace a nuotare e a tuffarmi se no mi faccio male e poi affogo

Citazione:
Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
Quindi il segnalare al divino è come "sintonizzarsi" con Esso. Il sacerdote attraverso il pettorale entra nel Divino,
Esatto, e noi attraverso la ragione possiamo cambiare ed adattarci per entrare meglio. Senza ragione non ci modifichiamo, accettiamo passivamente quello che possiamo ma non andiamo oltre a quello
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Il pettorale utilizzato dai Gran Maestri segnala al Divino che vi era l'intenzione di incontrarlo nella Sancta Sanctorum.

Tra l'altro segnala anche al Divino che è in colui che si veste.
Come se per mettere in frigo una minestra calda prima devo farla freddare un pò, se no mi si rompe il piatto. Quindi il freddo per rinfrescare la minestra, stesso freddo del frigo adatta la minestra all'entrata e segnala all'ambiente (in cui ovunque c'è del divino) che è pronta per entrare.
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In effetti durante un qualsiasi rito è fondamentale la vestizione, è parte integrante del rito. Ma se la vestizione non è "conforme" all'incontro col divino che succede?


Dipende, come detto sopra Mosè non ha avuto bisogno di nulla (per fare un esempio, ma vale ed è valso per molti altri) ma dipende da che si deve fare e chi si è
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Ho sempre ritenuto che (anche) tramite la suggestione si pervenisse all'incontro col Divino. Gli indumenti oltre al valore simbolico arcaico, hanno la funzione di agevolare l'incontro col divino perchè hanno una funzione suggestionante sulla persona, non pensavo che lo fosse anche per il divino.
Oppure ho capito male?
No è vero anche questo, in ogni atto magico, fideistico/religioso (nel senso buono delle parole) etc.. c'è una componente autosuggestiva utile ed indispensabile che ci predispone a fare delle cose, anche nella vità funziona tutto così, l'importante è non esserne succubi.
Uno non è connesso