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Vecchio 09-03-2009, 23.33.33   #37
filoumenanike
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Sono d'accordo con Uno su tutto, vedo tantissime donne che sono agli apici delle industrie ma quelle donne hanno scelto definitivamente di sacrificare altro perchè volevano quel tipo di vita, senza stare a dirsi addosso che in quanto donne non potevano, lo hanno fatto e basta.

Fare il presidente del consiglio significa abbandonare definitivamente l'idea di famiglia, non tutte le donne riescono a farlo ma quelle che riescono arrivano eccome.
Per arrivare bisogna mettere tutte le proprie energie in una cosa, ma se queste energie si dividono perchè non si è davvero convinti ne di una ne dell'altra, non vengon bene nessuna delle due.
la donna che sceglie di fare carriera ha già operato una scelta drastica, sicuramente quella di non fare figli, sullo stesso piano l'uomo non deve scegliere, sarà un padre a metà, ma potrà essere sempre un padre e sul lungo periodo potrà essere riconosciuto come un padre che è stato capace, abile, di cui magari vantarsi...e la donna rimarrà sola, con desideri materni repressi, sperando di non provare pentimento per le scelte cui è stata obbligata per arrivare dove l'uomo arriva con dispendio 100 la donna, con le stesse capacità, dovrà avere un dispendio di 1000

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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Vorrei evitare incomprensione con il mio post precedente dicendo che quelle donne che scelgono o sono costrette di/a lavorare tutto il giorno fuori non sono necessariamente delle cattivi madri, solo che se non fanno carriera, intesa come vertici, perchè poi la fanno comunque, è perchè sono divise tra due vite e due realtà e non sono realmente al pari di un uomo che impegna tutto se stesso.

Per cui mi vien da pensare una cosa che forse ai più stonerà, e forse non è nemmeno vera, ma se c'è tanta rabbia verso il sistema che non vuole la donna potenziale madre, ma si vuole fare carriera si sta comunque scegliendo di voler fare carriere ma gli impegni famigliari lo impediscono, e allora mi chiedo verso chi è la rabbia davvero? Se fosse verso la famiglia che impedisce, ma non potendolo ammettere con loro stesse si rivoltono contro gli uomini che non capiscono...
sinceramente sole, con tutta la buona volontà non ho capito cosa tu voglia dire...dobbiamo rimanere a casa e fare solo i figli oppure lavorare e non fare figli?


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Originalmente inviato da gibbi Visualizza messaggio
Il lavoro femminile non è fatto di sole carriere , anzi.
E a differenza del sacerdote , spessisimo la donna non sceglie e questo sia che lavori per necessità della famiglia , sia che lavori per la sola propria indipendenza economica ( alla base di qualunque altra indipendenza).
Maternità e lavoro cozzano sempre , creano conflitti interiori perchè non sei nè ben l'uno nè ben l'altro e sono questi conflitti che non sono stati presi in considerazione nel processo di emancipazione della donna , è questa a mio avviso la grossa falla nel sistema.
una madre che lavorasse serena, indipendente, aiutata dal compagno e dalla società potrebbe essere una madre più valida di quella costretta a casa, frustrata nei sogni, angosciata dalla crescita dei figli che spesso la relegano al ruolo di colf, di badante, di cuoca... il mondo cambia, dobbiamo anche noi adeguarci a nuove figure femminili, a madri diverse da quelle che soffiavano il naso ai figli fino a quando si sposavano, perchè era l'unica cosa che sapessero fare, poverette! occorre che cambi la mentalità della collettività, quando ci sentiremo meno sole, non avremo più bisogno di rispondere che non vogliamo figli per essere assunte
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