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Vecchio 09-08-2009, 21.21.41   #57
Uno
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Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Un passo avanti è individuare il tipo di sentimento associato alla generica scarica. Se è rabbia posso sintonizzarmici e agire, oppure immaginare di agire con rabbia, o se sono sola parlarne a voce alta. Eccome se la rabbia non prende sfogo, anziché sentire la pancia paralizzata, il fuoco mi sale al viso, e la mia adrenalina anzichè bloccare in una morsa appunto la pancia o lo stomaco, lascia posto a rilassamento e mi calmo. Una tecnica questa che avevo appreso dai libri di Assagioli e da terapia che la usava. E’ molto complessa la situazione, non è miracolo ora per me, questo è solo qualcosa meglio di nulla, la motivazione me la da la persona che mi da supporto, da sola mi riprendo i sintomi, perché non posso stare a vita a monitorare e fare esercizi di psicosintesi. Ora va molto meglio qualcuno si è preso un po il peso delle mie responsabilità, è un fatto che mi sto rilassando, il resto si vedrà. Ci lavoro.

Immaginare di agire con rabbia, o prendere a pugni un cuscino (tecniche molto in voga negli anni 80) come hai già visto sono palliativi e metodi subdoli per reprimere una parte profonda anche se si sfoga un pò in superficie
Quote:

Se si potesse stare di più a contatto con gli elementi, ma a lungo abbastanza da apprendere nuovamente quel modo naturale di seguire l'istinto del corpo, e il flusso dei pensieri che diventano più semplici e più in relazione diretta coi bisogni, allora non avremo veramente, più, bisogno di elucubrazioni, di svisceramenti psicologici, e la ricerca spirituale non avrebbe nemmeno senso, già sarei un essere spirituale, ma qualcuno mi corregga se sbaglio.
Se è per questo sei già spirituale anche senza poter godere della natura etc.. ma la ricerca spirituale è un'altra cosa, non è elucubrazioni, non è contorsionismo mentale, semmai l'uso migliore di ciò che abbiamo in dote, cosa che non è possibile lasciandosi vivere... o meglio può accadere con molto più tempo, tempo che non sempre è disponibile.
Immagina di possedere un campo che da qualche parte ha un bellissimo fiore profumatissimo che vuoi annusare.
Puoi essere contenta solo sapendo che hai già il campo e che all'interno c'è quel bel fiore profumatissimo. Lo sia perchè qualcuno te lo dice.
Puoi accontentarti di sederti sul confine del campo e sperar che prima o poi il vento riesca a trasportare un pò di profumo.
Oppure puoi entrare nel campo ed iniziare a cercare questo fiore. Le prime due sono Spiritualità, ma solo l'ultima è Ricerca Spirituale.

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Originalmente inviato da logos Visualizza messaggio
Correggimi se ti sto fraintendendo, ma mi sembra che tu ti sentiresti libera fuggendo in un certo senso. Liberandoti dalle tue responsabilità in ambito familiare, lavorativo, in ambito quotidiano. Mi pare che tu ti senta oppressa, e che questo senso di oppressione pensi che potrebbe sciogliersi in una evasione da .... dai gatti, dalla famiglia, dalle faccende del quotidiano. Ma la libertà non si realizza attraverso la fuga. E'un sentimento illusorio.
Questa parte del post di Logos rispecchia abbastanza fedelmente ciò che ho visto io.
Aggiungo qualcosa, tu (Tina) non sei una barbona. A prescindere dalle circostanze avverse o favorevoli della vita, si vive o meno da barboni se si è barboni, se è nel proprio essere, come si è disordinati, ordinati, pretenziosi, precisi etc... tutte caratteristiche che possono essere cambiate volendo, ma se si cambia il modo di essere. Se cambia il modo di essere cambiano le caratteristiche della personalità, mai viceversa, ci si può costringere temporaneamente... reprimendo quel che si è, ma poi riesce con tutti i danni della repressione.
Insomma uno potrebbe far fallimento e costretto a vivere sotto i ponti ma non essere un barbone e se gli capita l'occasione etc... ed uno potrebbe vivere in una bella casa ma essere un barbone. Questo vale per tutto.

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Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
non conosco nememno quali sono limiti di questo spazio, non so nemmeno se si possa scendere così nel personale.
Sul proprio personale si può scendere finchè si vuole, su quello altrui fin dove è permesso dall'interessato, fin dove l'altro gradisce o acconsente.
Uno non è connesso