Discussione: Vampirismo psicologico
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Vecchio 22-09-2007, 20.35.54   #79
Uno
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In pratica si, si sfruttano i punti deboli che mancano per essere Individui
Questa è una cosa importante, perchè alla fin fine se si sa far fronte è un buon addestramento trovarsi un vampiro di fronte.
Castaneda li chiamava Pinches Tiranos, quei personaggi che ti "torturano" tutto il giorno in modi e maniere diverse, quando riesci a resistere loro senza doverti difendere sei a cavallo.
Il problema nasce per diverse cose,
primo un conto è essere esperti e mettersi alla prova, un conto è non sapere nulla di queste cose, non aver mai sperimentato e visto come funzionano le cose.
Dall'altro lato un conto è chi è inconsapevole, un conto è chi lo sa, in ogni caso quando si supera un normale limite che a volte può essere quello del vicino rompiscatole, della moglie o del marito rompino, del collega non tanto amorevole, quando si superano questi limiti diventa un tirrano vero e proprio che fa del male, consuma la vittima e rischia la ribellione della stessa.
Per esperienza diretta coloro che credono di farlo a fin di bene sconfinano sempre, dimenticano un minimo di tatto che il vampiro consapevole ha... il vampiro consapevole sa che quando ha consumato completamente la vittima ha finito il gioco, quelli che credono di farlo consapevolmente non si fermano mai, se non schiatti o se tu o qualcun altro non pone un limite continuano finchè non ti ammali... ma sono convinti di farlo a fin di bene.
Del resto basta pensare alle crociate (in termini religiosi) o alle dittature (in termini politici) sono entrambe convinte di fare il tuo bene, tu non glielo hai chiesto oppure lo rifiuti ma loro proseguono.
Ci sono anche quelli che non pensano minimamente al tuo bene (neanche se irreale) ma sono proprio egoisti, stanno bene loro stanno bene tutti.

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