Discussione: E' vero? eh?
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Vecchio 18-02-2010, 13.20.09   #10
griselda
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Per me Gurdjeff puo' essere una buona base di partenza per entrare nella concezione esoterica delle cose cioe' nella ricerca del significato vero e latente ad ogni manifestazione .
A dire il vero io mi sono appassionato prima alle letture sull'inconscio che se vogliamo e'argomento principe ( con altri ) dell'esoterismo per quanto e' sconosciuto e sta dietro alle manifestazioni della persona .
Gurdjeff senz'altro teorizza e mette ordine con un sistema su tanti aspetti del conoscere che si trovano poi sparsi in tanti altri autori pur con forma diversa.

Vorrei dire un'altra cosa sulle citazioni.
Io personalmente trovo una vera necessita' oltrecche' piacere attingere al patrimonio di conoscenza di grandi autori che hanno avuto il pregio dedicando molto molto tempo di mettere ordine nel ed analizzare il conoscibile.
Non trovo per tanto nulla di male nella citazione quando sia stata ben ben digerita ed anzi atto di sincerita' quello di non attribuirsi un approccio chiaro alle cose che mai sarebbe stato da noi spontaneamente raggiungibile.

Personalmente ancora la lettura di questi grandi autori ha una funzione necessarissima di scrollarmi la ruggine del quotidiano che a poco a poco mi bloccherebbe , un volare alto di cui ho proprio bisogno e che da solo sarei portato a perdere per miei evidenti limiti .
Per esempio adesso per la prima volta anzicche' leggere autori junghiani sto leggendo un'opera di jung la n. 16 che titola '' psicologia e religione '' e vi assicuro che la chiarezza Sua e' di gran lunga ed in ogni modo superiore a quella dei suoi seguaci che in qualche modo devono giustificare una certa originalita'.
Jung infatti nel trattare un argomento da dotto qual'era ne tira dentro altri 100 altrettanto importanti sempre con gran chiarezza cosicche' la lettura diventa varia ed avvincente nel trovare collegamenti continui ad altri concetti . Certo bisogna entrarci un po' alla volta ma ne vale la pena .
Comunque ad un '' amico '' che ritengo ne abbia bisogno primo poi regalero' ''i frammenti di un insegnamento sconosciuto '' di Ouspenski con mia dedica nella quale chiedero' al libro di fare il miracolo ..
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Non ti attribuivo nulla , era una mia riflessione sulla necessita' di farsi aiutare leggendo anzicche' brancolare con confuse proprie considerazioni spesso ricche di luoghi comuni .
Anzi la citazione va fatta dicevo solo dopo averla digerita per bene.

Su Gurdjeff anzi Ouspenski dicevo che mi pareva una buona base per partire , per una prima apertura a cose non consuete .
E gia' l'apertura e' a volte un miracolo .
Ci sono persone intelligenti con le quali non e' possibile , non posso neppure accennare a certe cose perche' la loro mente si ritrae .
In questo senso il libro '' Frammenti ....''(che e' anche una lettura con aneddoti non solo tecnica come la 4 via e pertanto anche piacevole ) potrebbe fare il miracolo .
In questo senso intendevo il miracolo.
Io concordo su quasi tutto, quel quasi è perchè io ho detto, ma evidentemente non si capiva che è importante sapere perchè si fanno le cose e se queste sono degli appoggi dei sostegni valeva per la conoscenza di se. E' chiaro poi che un buon autore arricchisce e che alcune citazioni sono la sintesi del pensiero di caio e tizio, ma sempre che noi abbiamo la capacità oggettiva di scovarle oltre a ricordarle ahah vale per me che ho perso un po' la memoria.
Condivido anche quello che hai detto su Ouspensky e Frammenti mentre ribadisco la difficoltà di leggere G. e trovo anche semplicità nel leggere Jung mi è più congeniale il suo modo di esprimere concetti rispetto ad esempio a Zollà. Ma siccome sono andata fuori come un balcone mi fermo.
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