Discussione: Il paradiso perduto
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 20-02-2011, 18.18.29   #54
webetina
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-07-2009
Messaggi: 1,452
Predefinito

Volevo fermarmi, racconto cose che smuovono i ricordi di un'altra persona ed è impossibile evitarlo. Metto in pausa, chiedo , metto in dubbio la opportunità di questo paradiso della terra, mio personale, che a tratti sconfina in cose non sempre proprio paradisiache di chi era presente insieme a me allora: mia sorella...
Le sue entrate finora mi hanno rivelato di come nello stesso specchio d'acqua, la vita è per due individui una cosa assai diversa e questo scritto me lo sta rivelando pienamente.
La storia della bambina colpì anche me, ripeto fu alla fine di questi tre anni, e poi è messa consapevolmente tra le cose, tante, che del restano non mancano mai in noi, che metterei nell'inferno se dovessi mai scriverne uno. Di sicuro non lo farò, anche se qualcosa di triste l'ho pure voluta raccontare per dare maggiore senso e umanità al mio racconto. I
Il sentimento che sicuramente mi ha guidato finora è un distacco sufficiente verso ciò che rievoco.
Conosco con che animo ho passato la gli anni della fanciullezza e parte dell' adolescenza, cioè molto felice se escludo la malattia della nonna e l'episodio dell'uomo nero che azzannò imprevedibilmente il mio paradiso. Tutto non andrà perso, lo racconterò, ne vivrò poi ancora, ma solo spicchi isolati. Passerò alle attività di una persona adulta forse anzitempo e consapevole ormai che i giochi non avranno più spazio, ma di sicuro gli effetti di averli a lungo potuti vivere e in abbondanza avranno potuto portare fin quì la capacità di emozionarmi da sola, e spingere chi mi sta accanto a fare altrettanto.
Se chiedo oggi alla donna meravigliosa che collabora con me nel lavoro, se le piace ciò che le ho insegnato a fare quando incornicia le cose, dirà che le sembra di giocare e non di lavorare, e non è un gioco e bisogna stare molto attenti , essere abili nella manualità e di buon occhio, anche se del mio non riesce a fare a meno, e posso cogliere differenze a molti impercettibili. Da adulta anche se non è stata la scelta più ambita che avevo, ho potuto fare un lavoro dove ho espresso tutto ciò che dei miei passatempi preferiti si è trasformato in strumenti e qualità, anche se molto di più avrei potuto fare e potrei fare.
Scriverò del mare, paradiso perduto perchè non ne godo più tanto se non quando mi affaccio alla mia finestra tutto l'anno e ne vedo il colore che si confonde con quello del cielo da lontano all'orizzonte, e in inverno a volte spesso a volte meno, quando vado a trovare mia cugina alla scogliera o come giorni fa in balia del vento con mia sorella e la Mimma

Ultima modifica di webetina : 20-02-2011 alle ore 18.43.13.
webetina non è connesso