Discussione: Specchi
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Vecchio 04-01-2007, 17.06.10   #42
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Il "trucco" degli specchi è proprio un passaggio bidimensionale tra ambienti tridimensionali... come esistono passaggi tridimensionali tra ambienti quadridimensionali etc etc.... ma questo non ti dirà niente lo stesso mi sa...
Rimaniamo all'aspetto psicologico e a un singolo specchio, sei tu e una persona di fronte, cosa passa tra voi?
Dipende dal tipo di rapporto... ma per quanta confidenza ci sia non potrà mai passare tutto Jez verso chiamiamolo Caio e neanche tutto Caio verso Jez.
passa quello più o meno consciamente i due vogliono/possono (queste due cose poi sono molto legate) lasciar passare... quindi l'enorme complessità della personalità (strumento che utilizziamo per interfacciarci con il mondo) deve passare per uno spazio molto piccolo (anche al massimo dei rapporti è sempre comunque piccolo tranne quando... lo scrivo dopo) quello che i due si concedono per cui se visualizziamo la personalità come un palloncino questa deve comprimersi e passare in un piccolissimo spazio... ridotto poi dal passaggio dell'altra personalità... a volte una delle due "sommerge" l'altra ma lasciamo i casi limiti da parte.
Dove e come cambia la faccenda? Cambia quando le due personalità vogliono cercare di passare "genuinamente"... senza calcoli preconcetti (più o meno consci)... dovremmo parlare di trasporto... e di amore, passione, allora succede qualcosa di raro alle massime intensità, i due palloncini si trovano in mezzo si mescolano si potenziano e tornano indietro... anzi per esere più precisi si espandono nell'ambiente... si irraggiano (immagina palloncini di gas senza "buccia) con raggi che contengono caratteristiche derivate dalla partenza più i prodotti di esse, quindi tornano/si irriaggiano molto più completi e "pieni" di come sono partiti, quando accade questo ci si specchia realmente.
il processo sopra descritto può avvenire a diversi livelli... anche materialmente con uno specchio riflettente.... non ci vediamo sempre uguali...
Effettivamente mi dice ben poco la questione del passaggio bidimensionale in uno tridimensionale e di uno tridimensionale in uno quadrimensionale. Sicuramemte, al momento, è una mia limitazione. L'unica cosa che mi viene in mente è per l'appunto lo scambio che avviene in larghezza e lunghezza in una realtà oggettiva che oltre a considerare i due elementi tiene conto anche della profondità; profondità che a pensarci bene vien fuori quando mi pongo in mezzo a due specchi.
Faccio sul resto un piccolo riassunto per vedere, soffermandomi sull'aspetto psicologico, se ho capito poichè non ne sono sicuro.
Hai detto che possiamo considerare la personalità come un palloncino. Questa che serve per relazionarci/interfacciarci col mondo esterno - quindi come una finestra appunto sul mondo - può restringersi o dilatarsi a contatto con altre.
Lo scambio che ne deriva è conseguenza della volontà/potere di rilasciare o meno alcuni elementi che fanno parte di questa mia interfaccia.
Come in un " gioco " io posso, in conseguenza di quello che voglio/posso trasmettere coscientemente, per far si che alcuni elementi della mia personalità si " confrontino " con altre.
In questo gioco di confronto, proprio perchè vi è una sorta di limitazione che mi riguarda ( e che sicuramente riguarda anche gli altri con i quali vengo in contatto, sempre considerando lo specchio singolo ), questa si pone come " filtro " sia in entrata e sia in uscita( sia in ricezione e sia in trasmissione ).
Diverso è invece quando questa specie di limitazione non vi è per motivi che sono riconducibili ad esempio ad una comunione di intenti o a come dici te un trasporto( come probabilmente in un gruppo ), allora la mia personalità si espande, tornando più arricchita( da qui presumo che ciò che ha " assorbito " contrasti con cio che vi era in origine). Insomma, per fare un esempio, il preconcetto che mi limita è stato, in quella occasione, eliminato e " solo " in quell'istante posso specchiarmi in maniera differente di come lo si era fatto in un singolo specchio.
Mi pare di capire quindi che quello che si " vuole/può " tramettere sia la chiave.
Se faccio in modo che la mia personalità si espanda senza preconcetto, abolendolo, potrebbe essere conseguenziale la "caduta ", se la si vuole certo, della limitazione che consciamente o meno riguarda anche gli altri. In questo senso le due personalità si saranno scambiate qualcosa di più. E' ovvio che si tenta di eliminare l'ostacolo perchè si parte col voler conoscere zone di se che sono occultate.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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