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Vecchio 19-05-2009, 22.51.30   #145
Ray
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Predefinito Zeno, Zenone

Nome molto antico e molto importante...

La forma italiana Zeno riproduce il nominativo latino Zeno, mentre Zenone riproduce i casi obliqui (lat. Zeno, Zenonis). Ambedue le forme sono usate sia nell'onomastica che nella toponomastica. La forma latina, a sua volta, riproduce il greco Zènon, che era un nome assai frequente, portato anche da un imperatore d'oriente.
La forma base è Zen-, ricostruita dall'accusativo (Zen) del nome della massima divinità greca: Zeus. La forma zen, usata anche da Omero, si associa all'etrusco Tin, accadico Zinu, sumero Zuen (tutti dei della pioggia) e risale a un *dieu (cielo, giorno, luce) da cui il sanscrito dyauh (cielo), il latino dies (giorno... da cui il nostro dì) e pare lo stesso greco Dios. Insomma si possono associare le parole "dì" e "dio".

Zeno è quindi Zeus. Si potrebbe tradurre "consacrato a Zeus", un po' come per Cristiano, ma a differenza di quest'ultimo non c'è questa distanza così marcata tra il consacrato e il sacro... Zeno è molto più tutt'uno con Zeus di quanto lo sia Cristiano con Cristo. Detta così mi rendo conto che è un po' assurda... si potrebbe mettere diversamente dicendo che Cristiano è in Cristo, mentre Zeno ha Zeus dentro di se (anche così, mi rendo conto... vabbeh).

Per capire un po' meglio la valenza "spirituale" del nome dobbiamo espandere un minimo il simbolo a cui si riferisce e quindi, banalmente, andare a dare un'occhiata più da vicino a chi era Zeus.
Innanzitutto, come Giove, è il dio del cielo, della luce e del fulmine. Ma soprattutto è il Re e il Padre di tutti gli dei (anche quando sono fratelli e sorelle... il suo essere padre è soprattutto ruolo).
La sua mitografia, ossia la sua storia, è molto complessa e ci sono molte versioni del mito. Quel che a io avviso conta qui dire è che Zeus la sua posizione di Re degli dei se l'è conquistata con molta fatica.

Scampato alla furia del padre Cronos, che s'era mangiato tutti i suoi fratelli, grazie ad una mossa scaltra della madre Rea che da in pasto una pietra al marito al posto del figlio (vedi il mito di Saturno in questa stessa sezione), viene allevato Da Adrastea e Melissa che affidano il pargolo alla magiche mammelle della capra Amaltea, figlia del Sole.
Cresciuto, fa fuori la capra (soluzione dell'edipo?) e con la sua pelle si fa un mantello che lo rende pressochè invulnerabile e lo aiuta quindi nelle varie guerre successive. Uno dei corni della capra viene donato alle sue nutrici e lui comandò che si riempisse di tutti i beni della terra al desiderio di chi lo possedeva (origine della Corucopia).
Da adulto detronizza Crono e gli fa sputare i fratelli e le sorelle che vengono a vivere con lui sull'Olimpo, ma prima di stabilizzare la sua posizone di Re deve sconfiggere i Titani e poi i Giganti che lo avevano precedetemente aiutato. La lotta più dura l'ebbe con il più temibile di questi: Tifone.
Zeus si sposa con sua sorella Era, moglie gelosa con cui ha spesso liti drammatiche anche terminate con separazioni, ma lui riesce sempre a farla tornare, pur restandole infedele. E' famoso infatti per il gran numero di conquiste femminili e per il gran numero di figli nati da queste conquiste. Ognuna di queste storie è certamente meritevole di essere raccontata e magari interpretata, ma quello che alla fin fine conta per questa sezione, è che Zeus nel pantheon greco, risulta il più forte (superiore anche ad Ade e Poseidone, con cui si era spartito il mondo... a lui il cielo, ad Ade la terra e a Poseidone l'acqua) e l'unico onnipotente. Unica limitazione a questa onnipotenza è rappresentata dal Fato, anche se non ci son mai problemi da questo punto di vista data la sua enorme saggezza... oltre al fatto che talune versioni sostengono invece che anche il Fato era a lui soggetto.
Rappresenta quindi il dio più alto, o la personificazione dell'essenza del dio, quindi anche tutti gli dei insieme. E' il supremo, il padre degli dei e degli uomini, sovrintende a tutti i processi naturali.. è insomma il Principio Ordinatore dell'universo.
Ne segue che, nel regno intrapsichico (microcosmo), è una personificazione del Se.

Portare questo nome quindi è essere consacrati al proprio Se, ossia è ricevere l'influsso e l'augurio di raggiungere il grado di perfezionamento spirituale corrispondente alla realizzazione del Se.

Concludo informando che nel maritriologio cristiano si ricorda San Zeno, vescovo e martire all'epoca dell'imperatore Gallieno, ora patrono di Verona, il 12 Aprile.

Ultima modifica di Ray : 19-05-2009 alle ore 23.15.57.
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