Discussione: La verità
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Vecchio 26-12-2008, 15.49.07   #4
griselda
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Che strano. Prorpio in questo periodo sto pensando con continuità allo stesso concetto. E cioè che la verità va amministrata con estrema cautela.

Provate a dire ad un bimbo piccolo che Babbo Natale è una favola! Ne otterrete solo un danno.

Eppure soffro come un cane per la mia ignoranza! Non dico che vorrei la verità tutta intera ma.......almeno qualche scampolo.................

Sarebbe per me di enorme, immensa consolazione il conoscere, almeno in parte, i misteri della vita.

Comunque bando alla tristezza e vediamo quale può essere, a mio avviso, l'unica strada che può avvicinare alla verità.

Due elementi devono essere contestualmente presenti: la nostra intelligenza che sospetta con sempre maggior forza che le cose non stanno come sembra e una struttura emotivo-morale in grado di non essere schiacciata dal peso della verità.

Sempre per stare a Babbo Natale (vosto il periodo e il fatto che si presta molto bene ai fini del mio ragionamento) il mio bimbo di oltre 7 anni non è ancora pronto per la verità: la sua intelligenza comincia a nutrire forti e fondati sospetti sull' esistenza di Babo Natale ma.......la sua struttura emotivo-morale non è ancora matura per la verità. La sua emotività ne risentirebbe negativamente in quanto ha ancora bisogno di appoggiarsi a questa favola. E anche la sua moralità trae maggiori benefici da questa credenza.

E così, verosimilmente, accade a me e a tutti coloro che non hanno la fortuna di (poter) conoscere la verità.

L'unica differenza tra me e il mio bimbo è che lui prova gioia a credere alle favole mentre io estremo dolore.

Non è una differenza da poco.
L'esempio che hai fatto devo dire di averlo vissuto da bambina quando la maestra in prima elementare disse a tutta la classe che Gesù Bambino erano i nostri genitori e che dovevamo smettere di credere alle favole. (proprio una "brava donna" la signorina ) Beh era la verità, ma una verità che non ero ancora pronta ad accettare tant'è che mi fece male, io volevo che fosse Gesù Bambino a portare i doni e lei quella "brava donna" mi strappo' la mia favola con la sua verità, che ci fece ingoiare a forza senza che lo desiderassimo. ( che poi quando ti dicono una verità questa anche se non la vuoi ormai ce l'hai dentro....e lavora nonostante tutto.)

Ancora oggi mi piace credere alle favole perchè mi piacerebbe un mondo da favola, so che non esiste, ma sono testarda. Diciamo che allietano la vita.

Poi ci sono persone che neppure davanti alla verità più palese riescono a vederla, manco a sparargliela in vena la sentono come se fossero allergiche alla verità. Forse e se e quando gli si palesa davanti, forse, e se si sono decise che è importante, che gli serve, e che magari è utile, forse, la prendono in considerazione ma solo con molta molta ma molta cautela pure loro.
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