Visualizza messaggio singolo
Vecchio 20-03-2007, 10.48.44   #33
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Faltea Visualizza messaggio
Concordo, il nucleo attira l'unione, ma sul sovrannaturale ho paura che si aprirebbe un ulteriore discussione.
Siamo noi gli ultimi prodotti della mutazione (quantomeno per nostra conoscenza) ed è la nostra mente che definisce il sovrannaturale come tale... Forse per mancanza di conoscenza maggiore?
In definitiva collochiamo tutto ciò che non è definito/compreso come naturale nel sovrannaturale.
Ma magari è sotto i nostri occhi quotidianamente ma non siamo ancora in grado di classificarlo..
Ipotesi... vivo nelle ipotesi!
Questa è la definizione (più o meno) che uso per miracoli e magia....

Adesso siamo fuori tema comunque naturale è tutto ciò che è all'interno del sistema Creato e delle sue leggi, quindi alla faccia della deformazione moderna se un uomo crea qualche mostruosità chimica (per esempio) è comunque all'interno della natura... non può comunque con mezzi puramente materiali (e solo materiali) uscire dalle leggi della natura, anche quando tenta di manipolarli.... lo so che questa definizione è dura da digerire ma ha un senso.
Se dico sovrannaturale (come l'ho scritto prima? ) invece intendo che è al di sopra (come dice la parola) di questa natura... cioè "attinge" dei principi al di fuori del Creato... da quello che definiremmo nulla, ma nulla non è.


Citazione:
Originalmente inviato da Faltea Visualizza messaggio
dipende espressamente dall'individuo..
Ho sempre immaginato tutto il genere umano distinto tra locomotive e vagoni,
la locomotiva adatta l'ambiente mentre il vagone si adatta all'ambiente.
Dipende espressamente dal carattere della persona, locomotiva/vagone, carnefice/vittima, debole/forte ma qui si trascende di brutto nella psicologia...

Si psicologicamente è vero quello che dici... c'è il positivo ed il negativo... un mio amico direbbe l'attivo ed il passivo... eppure quell'ambiente adattato dall'attivo generalmente è la massa dei passivi.... il bello è vedere se questi "attivi" da soli riescono ad adattare l'ambiente..... e se stessi (capisci perchè intendevo paradosso?).

Esempio: tizio entra come impiegato in una grande azienda, ha una forte personalità, quindi riesce a fascinare tutti quelli che trova ivi compresi i superiori, in breve tempo fa carriera etc etc....

caio lavora come artigiano fabbricando manufatti, è bravo nel suo lavoro, ha forte personalità, si crea una nicchia di mercato, le persone fanno acquisti delle sue opere decretandone il successo.

sempronio fa naufragio in un'isola deserta, inizia a lavorare, cacciare, pescare, nel giro di un anno (è sfortunato non lo trovano , oppure fortunato dipende dai punti di vista ) si è costruito una confortevole casetta, ha le sue fonti alimentari etc etc....


Quello che voglio dire è che tutti e tre gli esempi sono ambienti passivi eppure i primi due, in ordine decrescente sono molto più facili da adattare... direi che aspettano un adattatore, il terzo inizia già ad essere più difficilino... ma ci sono altri ambienti, che mi rimane difficile mettere nero su bianco, che vanno ancora più su.... un esempio (per rimanere sul "semplice") potrebbe anche essere la propria
mente.
Uno non è connesso