Discussione: Prima facciamo Festa
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Vecchio 08-04-2008, 05.35.52   #6
Il Folle
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Weeeeee e allora inizio col fare festa

Leggendo il buon Ray, osservo anche io la stessa cosa, ovvero in fase di partenza la parte razionale cerca di capire, se poi determinate condizioni si verificano allora si apre la parte più emotiva e si libera un pò di amore "condizionato" oppure se queste non si verificano rimango sulla difensiva (potrei farci un diagramma di flusso, if-else endif )

Ad esempio mi vengono in mente le zingarelle che spesso e volentieri si incontrano ai semafori di roma, alcune volte lascio loro qualcosa magari in una giornata in cui sono gioso di mio e voglio trasmettere a tutti questa gioia attraverso piccoli o grandi gesti, altre giornate invece quando magari mi girano perchè è la classica giornata no, lascio loro solo la mia indifferenza, quindi ne deduco che non dipende da chi ci troviamo davanti se il capo della tribù, la zingarella o il manager d'azienda ma tutto è dipeso dal punto di vista personale istantaneo.

Nel mondo civile (eeeeeee) in cui viviamo se qualcuno esce la mattina ed è felice, gioiso e fa percepire queste sue doti, viene visto quasi come un pazzo, ad esempio se un uomo regala un sorriso disinteressato a una donna, o viceversa, questa potrebbe pensare ma ci sta provando?

Tornando al capo della tribù, Giobbe, il traduttore e la festa mi viene in mente il mio prof di matematica quando diceva: "Parliamo tutti la stessa lingua, ma ci esprimiamo in modi diversi"

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