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Vecchio 04-02-2008, 02.59.09   #5
Grey Owl
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Affronto il discorso dal punto di vista di disegnatore sia tecnico che artistico...

Quando eseguo un disegno tecnico mi avvalgo di fogli a quadretti per mantenere le distanze corrette e per così dire "rientrare nella misura". Mentre quando disegno a "mano libera" la misura dei quadretti mi distrae dal disegno artistico.
Il foglio a righe è necessario per non perdere il filo, la linea del discorso. E' come se la linea sostenesse la parola e non mi devo preoccupare di andare "storto" con la grafia.

Una mente a quadretti riesce a restare nella misura, a fare comparazioni e calcolare in modo esatto. Per contro non può per sua natura "avventurarsi" in mezzi quadretti o imprecise curve e scarabocchi ma rimane sulle verticali e le orizzontali della quadrettatura.
Una mente a righe mantiene un discorso lineare e non ne perde il filo. Per contro non riesce a farne un calcolo nè una misura precisa ma neanche uno scarabocchio obliquo. Non conosce la verticalità dei quadretti ma solo la sequenzialità della riga che la porta verso un discorso e sentimento suo.
Una mente come un foglio bianco è libera da ogni riferimento e quindi potenzialmente può tutto (fare quadretti e linee). Per contro se non conosce "regole" può essere il caos più completo ovvero rendere inleggilibe il foglio.

Perchè ogni disegno ha in sè una regola, non esiste in natura una qualsiasi forma che non rispetti una regola, ogni cosa soggiace a delle leggi, persino le nuvole hanno forme che rispettano leggi. Poi nulla toglie il fatto che ogni nuvola è differente alle altre ed a se stessa nel tempo.
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