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Vecchio 03-01-2008, 10.43.12   #4
Uno
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
ma c'è una reale differenza tra le due? Ci sono volte in cui si vorrebbe dire qualcosa, come se ci fosse qualcosa che vuole uscire, ma appunto non si coglie una forma, risulta alla mente che non si sa cosa dire, e si cerca qua e la spunti, che poi sono frequenze di sintonizzazioni... stazioni. Ma non essere sintonizzato non vuol dire essere vuoto? Da sintonizzati siamo pieni?
Pieni e vuoti diversi.... il vuoto che intendevo sopra è che la nostra forma, chiamiamola come vogliamo, esempio anima, corpo, corpo-anima, struttura psico-energetica (questa è quella che più sintetizza meglio il tutto) non accoglie lo Spirito. Detta in sintesi estrema
Invece quello che intendi tu è l'essere vuoti e ricettivi dal punto di vista mondano per poter attirare le forme giuste.
In pratica comunemente siamo pieni di porcheria dal punto di vista mondano e vuoti dal punto di vista Spirituale, i due "contenitori" non sono separati li potremmo visualizzare con due sacchetti che stanno dentro lo stesso secchio, se uno è pieno, l'altro non ha più spazio e viceversa.
I due sacchetti filtrano i contenuti alla lunga.... quindi non andrebbe neanche bene che fosse vuoto completamente il mondano e pieno quello Spirituale, per dare una definizione farebbe di noi dei mistici ma poco o nulla connessi al mondo.

Voglio prendere un modo di dire connesso alla cosa, quando vogliamo dire una cosa che non ci riesce abbiamo due detti di solito, "ce l'ho sulla punta della lingua" e "non mi viene". Tralasciando il primo che ora forse confonderebbe (potrei solo dire di considerare la lingua come antenna ricevente invece che come emittente) il secondo è chiaro... non mi viene, non mi arriva... sto aspettando il modo, il veicolo per dire una cosa, il mezzo per esternarla.
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