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Vecchio 24-06-2007, 00.39.16   #1
Shanti
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Predefinito Automobilisti: popolo di peccatori

Sembra che la Chiesa si stia mobilitando per redimere gli automobilisti, che definisce “popolo di peccatori”. Il Vaticano redige un libretto di 56 pagine intitolato “Orientamenti per la pastorale della strada”, un manuale spirituale da affiancare ad una scuola-guida laica, che comprende anche un decalogo per gli automobilisti (naturalmente sono compresi anche i camionisti e i motociclisti), partendo dal precetto base delle Tavole dei Comandamenti che Dio ha dato a Mosè: non uccidere. Non mancheranno i richiami alle virtù evangeliche e si concluderà con un “senti te stesso responsabile verso gli altri”.
Secondo il Vaticano i veicoli, e nemmeno a torto secondo me, che dovrebbero essere guidati in modo prudente e servire alla convivenza, molte volte si trasformano in strumenti di abuso di potere e sfoggio di denaro. Ecco il motivo per cui la chiesa definisce gli automobilisti peccatori: gestacci, bestemmie, scortesie, abuso di alcool, per non parlare delle violazioni del codice della strada che possono provocare anche incidenti mortali. In effetti le cifre che snocciola sono da capogiro: 35 milioni di morti e un miliardo e mezzo di feriti in incidenti stradali.
Perciò la Chiesa oltre a invitare le autorità dello Stato a fare di più per prevenire incidenti e scorrettezze sulla strada, ha deciso di mobilitarsi oltre che con il suddetto decalogo in vari modi. Un esempio? Dopo aver allacciato le cinture, ci si fa il segno della croce e via si parte. Si rimane bloccati in coda in oppure bisogna fare lunghi viaggi ? Si recita un rosario tutti insieme, oppure ci si può fermare nelle chiese e nei santuari costruiti lungo le autostrade, mentre nelle aree di sosta non mancheranno i preti (chissà magari si potrà anche approfittarne per confessarsi...).
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