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Vecchio 31-07-2010, 10.08.55   #42
nikelise
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Io credo che si proietta per avere l'oggetto sul quale abbiamo proiettato noi stessi e lo vogliamo proprio perche' rappresenta un'immagine di noi stessi che per lo piu' e' negativa e rappresenta l'ombra .
Si tratta di rivendicazioni egoistiche cioe' proprie dell'Io .
Forse per questo Uno dice che e' possibile cambiare proiezione e riferirla ad oggetti che non rappresentano l'ombra di noi stessi .

Se non proiettiamo per avere ma per essere dovremmo automaticamente realizzare l'unita' dell'essere .
Vorrei ripartire da qui .
In effetti la proiezione di noi sulle cose deriva da un'atteggiamento egoistico di avere attraverso uno svuotamento di contenuti dell'oggetto .
Questo viene riempito dalla proiezione di noi nell'oggetto .
E' una immedesimazione nell'oggetto .
Qui l'oggetto e' svuotato di ogni forza e qualita' per recepire la nostra immagine .

Ma c'e' un'altro modo di rapportasi all'oggetto ed e' quello di ritirarsi dalla forza di atrazione dell'oggetto , astraendolo , introiettandolo dentro di noi in forma generale ed astratta al fine di neutralizzarlo .
Qui l'oggetto e' visto da noi come una forza dinamica che spaventa e per difesa lo si ritira dentro di noi astarendolo e quindi neutralizzandolo .
E' una fuga dal mondo per difesa ed adattamento in quanto il mondo e' un continuo trauma per l'essere a causa dei continui mutamenti fuori controllo .

Nel primo caso ottimisticamente ci si tuffa nel mondo dopo averlo svuotato di significato , votati alla sua conquista ma subendone l'attrazione si perde se stessi oggettivizzati nel mondo . E' il caso di chi dedica tutto se stesso al ruolo collettivo che vuole avere , di adattamento sociale .
Nel secondo caso spaventati si scappa dal mondo e si crea un mondo artificiale dentro di noi dove prevale il nostro essere ma il mondo resta sconosciuto con grave dissociazione rispetto alla realta' .

Questi 2 atteggiamente sono compresenti e volta a volta si manifestano a seconda del temperamento di ciascuno .

C'e' comunque un legame demoniaco tra noi e le cose e le persone con le quali ci rapportiamo e la reazione che prevale determina i nostri atteggiamenti piu' esteriori di immmersione nel mondo o di ritiro dal mondo con i vari inconvenienti che ne derivano .
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