Keal è scarsamente interessato alle questini prettamente filologiche, lui cercava lo spunto che gli serviva per capire altro e passare oltre... adesso pare soddisfatto, quindi noi, per gioco, possiamo occuparci di scavare più a fondo nella questione.
Parto da un'altra possibile traduzione: all'interno le basi (i sostegni, le fondamenta dell'opera) si manifesteranno grazie al disfacimento (che, come giustamente fa notare Filo, veicola un senso di evoluzione).
Molto gioca, a mio avviso, proprio sul termine "sola". Come avrai capito sono più che propenso ad identificarlo nel sostantivo "solum", non fosse altro perchè veicola un significato correlato a ciò che gli alchimisti cercano con foga... le fondamenta (della materia, dell'opera ecc.) ossia le cose più in basso, le basi, ciò su cui si costruisce e tramite cui si costruisce.
Sempre gli alchimisti sono soliti anche a "scherzi" etimologici e filologici basati su assonanze e derivazioni non proprio ortodosse, ma che vogliono stimolare l'intuizione.
Avete presente che, nella frase come in molti iscrizioni latine, la u è scritta v? Solus quindi, al singolare, sarebbe scritto solvs... e quel solv può dire molto...
|