Discussione: La Pasqua
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Vecchio 12-04-2006, 15.37.21   #32
stella
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La Pasqua è il passaggio dalla morte (fisica, spirituale o intesa come schiavitù) alla vita….
Che i primi cristiani non veneravano la croce con un uomo inchiodato (non un cadavere) non credo abbia molta importanza per la nostra discussione di oggi…
Il cristianesimo si basa proprio sulla risurrezione di Cristo, cosa che molti detrattori hanno visto come un trucco, scusate ma forse non riesco a esprimere bene quello che voglio dire.
A parte il fatto che i tre giorni della morte di Cristo non sarebbero tre, ma anche qui non serve tanto cavillare, serve notare invece che all'alba del terzo giorno a partire dal venerdì Gesù resuscitò.
Ed è stato necessario che morisse perché soltanto così poteva salvare o meglio redimere le anime giuste trapassate prima di lui e aprire così a tutti il Regno dei cieli.
L'unione con il divino è molto importante nel cristianesimo, ma ancora più importate la comunione tra i cristiani tra di loro e Dio, perché Gesù appunto voleva che tutti fossero uniti nella chiesa da lui fondata e anche "le altre pecore che non sono di questo ovile".
La Risurrezione di Cristo non è solo l'intervento di Dio su di un uomo, e a parte il fatto che ci dice che potenzialmente possiamo tutti risorgere, è la vittoria sul male che affligge il mondo e sulla morte, e che potenzialmente è anche la nostra vittoria, se, appunto, si rimane in comunione con lui.
Con il termine comunione voglio intendere lo stesso spirito di Cristo in persone diverse e con diversi talenti, ma che tutte unite formano l'Uno, cioè il corpo visibile di Cristo nel mondo.
In questa discussione in cui mi sono avventurata non si sta discutendo se la Chiesa stia assolvendo o meno il suo compito, mi sembra che questo sia O.T., quello che mi preme sottolineare, come si legge nella Bibbia, fin dai tempi dell'Antico Testamento c'è questa tensione di attesa di Cristo, "la pienezza dei tempi" e questa tensione tra la schiavitù e la libertà, il bene e il male.
Il popolo ebreo schiavo degli egiziani che raffigurano il male e in un certo senso il Diavolo, il coraggio di un uomo che si fida di Dio, Mosè, e con il suo aiuto libera il popolo dalla schiavitù…..attraverso il Mar Rosso (prima pasqua)
Ma il popolo nel deserto rimpiange quasi i tempi della schiavitù, si fa nuovi idoli, non si fida di Dio e della promessa di Dio, ma in questo popolo che raffigura un po' il percorso di ogni uomo nella sua vita (schiavo del proprio Egoismo ed istinti) che cerca Dio, lo trova, lo abbandona, sperimenta l'intervento di Dio nella sua vita (il passaggio) e poi si dimentica di nuovo di Dio; nonostante da questo popolo doveva nascere Cristo che segna l'intervento decisivo di Dio nella vita di ogni uomo, con la sua morte e risurrezione.
Ma adesso ci troviamo come quel popolo nel deserto, che lo abbandona per seguire altri idoli.
E' un mito la risurrezione di Cristo, soltanto un forte segno di divinità???
Ognuno è libero di pensare come crede, ma io credo che la fede in Cristo fa miracoli, ogni uomo che si converte nel profondo del suo cuore, "muore" a se stesso (l'uomo vecchio) e rinasce con una nuova vita (l'uomo nuovo).

Cristo ha lasciato il sepolcro vuoto, e un angelo disse: Perchè cercate tra i morti colui che è vivo?? per intendere due cose:
1) la vera vita
2) chi sono i morti (lasciate che i morti seppelliscano i loro morti).

Auguro a tutti una Buona Pasqua



Ultima modifica di stella : 12-04-2006 alle ore 15.45.12.
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