Discussione: La bocca della verità
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Vecchio 13-05-2011, 15.58.58   #5
diamantea
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Il papy con me fu sempre molto dolce e disponibile, mi viziava e mi adorava così come io adoravo lui, lo difendevo ed era l'uomo che volevo sposare da grande come tutte le bambine al mondo.
Ma poi vi era la violenza che gli vedevo uscire fuori in certe circostanze con sua moglie o con suo figlio, il suo linguaggio offensivo e violento, minaccioso, le liti con mamy e qualche occhiata che mi rivolgeva ogni tanto carica di una violenza che non scaricò mai su di me direttamente ma c'era dentro di lui ed io la sentivo perfettamente. Sapevo che con lui non bisognava mai oltrepassare un certo limite e anche se mi viziava e difendeva la mia parola di bimba su cose importanti non contava nulla così come per la mamy. Ci sono molte cose di lui che ho percepito inconsciamente ma poi verificavo di persona anche se indirettamente ma poi direttamente che erano fondate le mie percezioni.
A dire il vero i nostri genitori hanno generato confusione di ruoli, sono stati troppo presi da se stessi da non proteggere i figli dalla loro stessa natura forte e distruttiva, ripagandoci con i beni materiali che dava loro degna giustificazione per tutto, azioni e omissioni.
Certo la mamy era una che se partiva a difenderci riusciva perfettamente con estranei, i suoi coltelli erano molto efficaci tanto negli affari tanto negli affetti. Sono stati molto rigorosi con noi figli, si parlava con gli occhi, si stava molto educati dentro e fuori casa, loro potevano tutto noi molto poco.

Tornando al sogno io vedo un papy adulto, grande di età in cui io sono grande di età, quell'età a cui ti riferisci tu in cui vi erano scontri frontali, dove si finiva sempre con il cedere le armi perchè lui diventava violento. Una volta dopo una discussione mi tirò un bicchiere addosso che lo sentii sibilare vicino al mio orecchio frantumandosi nel muro davanti la mia faccia, se mi avesse preso mi avrebbe fatto molto male.
Poi si alzò per picchiarmi ma feci in tempo a chiudermi nel bagno, poi gli sbollì la rabbia e non ne parlammo più.
Forse tu non te lo ricordi ma già nella casa del paradiso litigavano pesantemente, io avevo paura, mi nascondevo in qualche angolo aspettando che finisse tutto, poi nella nuova casa tutto degenerò diversamente, sua moglie aveva suo figlio grande che la difendeva da lui mettendosi in mezzo a loro, lei continuava a lanciare coltelli mentre lui lanciava piatti, noi dopo raccoglievamo i cocci in silenzio.
Poi mollavano un pò di soldi e tutto pareva mettersi a tacere. Non era così tutti i giorni ma capitava spesso, molto spesso, troppo spesso che ormai ci eravamo fatti i calli.
Lei chiamava lui carnefice e lui chiamava lei pazza.
Eppure questi due non sono mai riusciti a separarsi nemmeno per un giorno, fino alla fine, sono riusciti direttamente e indirettamente a controllare le nostre vite anche oggi che la mamy anziana ci fa correre a turno o anche tutti insieme a sopportare e supportare le sue continue richieste, "urgenze" o "emergenze" come ama definirle.
Ok mi può anche stare bene starle dietro, ci sono momenti che è piacevole stare con lei, ma non mi sta bene non vedere cosa di lei mi porto dietro come zavorra che mi appesantisce.
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