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Vecchio 09-12-2009, 03.15.41   #11
Ombra
Cittadino/a
 
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
Sono convinta che l'inasprimento della pena non porta da nessuna parte, anche nei paesi dove vige la pena di morte si è visto che i crimini non diminuiscono!

Colui che commette un crimine non pensa alla pena, nel momento in cui lo compie non ragiona, non riflette, se riflettesse penserebbe al gesto insano e alle sue conseguenze sull'altro e su di sè

Per la società è importante inculcare i valori giusti nei bambini, rafforzare in loro il valore del Bene, ricreare quei naturali freni inibitori che anche in un atto d'ira ci impediscono di fare del male.

Oggi la cultura educativa non crea più queste sane barriere in nome di una falsa libertà...i ragazzi crescono davanti ad una tv, dove confondono realtà con finzione, il messaggio che recepiscono è che in fondo uccidere rientra nella normalità, non c'è azione o trama che non abbia scene di morte cruenta.
In nome del giornalismo si è fatto vedere l'uccisione in diretta di un uomo lungo una via centrale, ma che idea si faranno mai i giovani che l'hanno vista? chi sarà per loro l'eroe? l'0micida o la polizia che è riuscita a prenderlo?
Gli illuministi dicevano che il miglior deterrente al crimine è il carcere. La maggior parte dei crimini sono premeditati non sono tutti raptus. Sulla pena di morte vale lo stesso discorso, per chi ha già passato pene tremende nella sua vita è quasi una liberazione, il carcere invece lo vedrebbe come ulteriore sofferenza e quindi farebbe di tutto per non finirci.

E' vero che bisogna educare i bambini in un certo modo. Ma se gli adulti sono i primi ad essere stati educati male, come si fa? Si può rieducare un adulto?
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