Discussione: Chiedere aiuto
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Vecchio 20-06-2008, 11.52.40   #7
nikelise
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Quando?
Ammesso e non concesso che si abbia un'idea del Chi a cui rivolgersi.
Ma quando chiedere aiuto non è assecondare un proprio profondo bisogno o evitarsi la fatica dello sforzo o delegare a qualcun'altro la soluzione del proprio problema?
E quando si tratta di dilemmi personali quando chiedere aiuto è utile e costruttivo? Esiste una specie di segnale, un moto di dolore più forte, una sorta di pensiero-guida che ci faccia capire che siamo arrivati al limite delle nostre possibilità e oltre da soli senza una spintarella o un'indicazione non si può proseguire?
Perchè chiedo aiuto quando non mi serve davvero e invece quando dovrei farlo mi sembra un gesto di debolezza?

chi mi aiuta?


In questo periodo vedo tutto l' agire delle cose in doppio (demoni archetipi ecc. )
Tutto agisce in doppio : dire no oggi puo' significare dire si domani;
cosi' chi chiede aiuto anche aiuta perche' consente a chi ha di piu' di dare ;
se si riflettesse sul doppio di tutte le cose anche i limiti e ad esempio l'orgoglio se ne andrebbe piu' facilmente .
Anche un chiedere aiuto che non e' reale , obbliga l'altro ad opporsi per non farsi strumentalizzare.
Ma c'e' un altro aspetto del doppio ed e' la figura del mediatore da trovare che e' quello che riunisce sempre gli opposti , li sintetizza.
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