Discussione: Ricordi fetali
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 10-07-2009, 14.55.26   #22
Edera
Bannato/a
 
Data registrazione: 28-04-2009
Messaggi: 1,834
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Da come la metti tu il libro manca di logica, addirittura ha un atteggiamento fideistico. Che sia una compensazione dell'autore?

E' certamente possibile che determinati sentimenti che animano, tra le altre cose, anche la ricerca spirituale, siano per una certa parte compensativi di una sofferenza. Questo però non significa che i sentimenti di questo genere siano sempre compensazioni, solo compensazioni, e proprio di sofferenze. Mi pare che si scambino spesso le cause con gli effetti.

Un esempio di compensazione abbastanza classico è il bisogno di iperattività per compensare un tratto depressivo. Questo può prendere molte forme, dalla ricerca di sensazioni estreme tipo buttarsi con gli elastici e simili allo scopo di sentirsi vivi, al semplice riempirsi di impegni per non essere preda dell'apatia, all'erotomania e chi più ne ha più ne metta.

Quando un tratto è ben compensato? Questo è il punto in realtà. Lo è quando l'insieme funziona. Se io ho un tratto depressivo, magari dovuto a qualcosa nellla mia prima infanzia, una privazione affettiva temporanea di qualche tipo di solito, ma questo tratto è una parte che il tutto riescce a trattare (dato che dopo la privazione è cessata e/o non è stata tale da far danni irreparabili) ecco che viene assorbita dal sistma e compensata... nel nostro edificio di prima è un pezzo di calcestruzzo fallato che viene circondato da supporti. Quindi io mi riepmpirò di impegni, non starò mai fermo (o meglio, starò fermo molto meno di quel che farei se non avessi quel tratto) e questo mi permette di funzionare a tutti i livelli... emotivamente, socialmente eccetera. Anzi, darò l'impressione di essere tutto meno che depresso (l'osso calcificato che in quel punto è ancora più resistente). E infatti non sono depresso, ho solo un tratto, che però mi caratterizza decisamente, dato che il mio approccio alla vita e le modalità che scelgo, oltre probabilmente a tutta una serie ddi scelte vere e proprie, ad iniziare da chi frequento, dipendono da questo tratto. In pratica starò sempre allla ricerca inconsapevole di antidepressivi naturali.

Queste compensazioni possono durare efficacemente anche tutta la vita anche se... anche se, se una compensazione è davvero efficace (quindi rispondente ad un "piano" dell'inconscio) mi troverò periodicamente in situazioni che mi danno la possibilità di vedere la cosa se voglio e quindi di metterci mano. La Ricerca invece prima o poi mi obbliga a vedere e a metterci mano... quidni potrebbe anche rappresentare un piano dell'inconscio per farmi guarire. C'è però da dire che di solito (di solito un tibo.. sempre) è il contrario. La guarigione è un piano dell'inconscio per la Ricerca, dato che lo scopo del Se è l'individuazione.
Illuminante grazie
Quindi trovare degli antidepressivi naturali non è un male perchè compensano il mio sistema e lo fanno funzionare. Se ho il pallino di buttarmi con l'elastico, ce l'ho perchè il mio edificio ha bisogno di calcestruzzo, allora farò bene ad iscrivermi ad un corso di bungee jumping. E' quello che sostengo da sempre in casa ma mi guardano storto.
Lo scopo del sè è l'individuazione e per individuarSi bisogna guarire, ma cos'è l'individuazione? Trovare le caratteristiche che mi definiscono, ri-conoscere cosa sono da cosa non sono?
Edera non è connesso