Discussione: L'immortalità
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Vecchio 02-01-2010, 13.08.11   #160
Uno
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Cerco di riportare il discorso sul tema.

Parliamo di supporti.

Prendiamo appunto un poema definito immortale per la sua bellezza, importanza e quant'altro, anche se sappiamo che è una immortalità relativa, relativa almeno all'uomo.
Questo poema se ci riflettiamo può avere un suo corpo (che sopra ho definito supporto perchè in fin dei conti le due cose sono connesse) visibile, per esempio inchiostro su carta, byte su cd, graffiti su pietra, su metallo, su legno, su cera etc...
Ma potrebbe anche avere un corpo invisibile (o quanto meno non completamente percepibile da noi) o "preso in prestito", per esempio la voce di un attore che lo narra che però se analizziamo più in profondità diventa il corpo dell'attore e la sua memoria. Cioè quel poema è memorizzato nella mente di quell'attore e di tutti quelli che conoscono quel poema.
Quel poema quindi ha più corpi ma una sua identità definita, nel caso del poema determinate parole messe in una certa sequenza.
Quel poema sarà immortale finchè uno di questi corpi esisterà.
Questi corpi hanno durate variabili (la voce dell'attore il tempo di arrivare a chi l'ascolta) ed insieme concorrono a ciò che globalmente definiamo poema, quel poema.

Perchè un uomo dovrebbe essere meno di un poema?
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