Discussione: incontinenza infantile
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Vecchio 25-02-2009, 17.54.03   #9
gibbi
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
elloso
Non riesco a dimenticare la sensazione di essere al caldo mentre ti svegli e poi il freddo che ti dice che c'è qualcosa che non và sotto le coperte...fino a doversi alzare e sentirsi piano piano raggelare per il freddo e la sconfitta.

Sole parlava di emozioni che non si riescono a contenere, a trattenere forse perchè troppe o troppo forti...potrebbe essere, potrebbe anche essere che la pressione generata da tali emozioni/vissuti qualcuno le sfoghi facendo pipì qualcun altro le trattiene e diventa insonne e qualcun altro invece le butta fuori in irrequietezza e irritabilità?
Condivido anch'io quanto ha detto Sole .
Credo che l'enuresi possa essere vista come reazione ad uno stato emotivo ( disagio familiare, preoccupazione scolastica , gelosia per l'arrivo di un fratellino ....) quando il bambino , che magari aveva già raggiunto il controllo , "ricomincia" a bagnare il letto , ma resta circoscritta a qualche episodio o a più episodi contenuti però in un determinato periodo di tempo. E' un campanello d'allarme e in questi casi una rinnovata maggiore attenzione al bambino e al suo disagio può portare alla soluzione definitiva del problema anche in tempi brevi.

Premetto che la mia esperienza è riferita all'enuresi come perdita di urine durante il sonno , e lo preciso perchè vi sono anche tanti bambini e ragazzi / adolescenti che soffrono di incontinenza anche diurna . L' ho appreso durante gli incontri con la urologa che ha iniziato con entrambi i mei figli un trattamento terapeutico diretto a stabilire una corretta percezione dello stimolo durante il giorno , per favorire la maturità del meccanismo funzionale che ha poi portato alla soluzione del loro problema notturno.
Mi ritengo fortunata ad aver avuto l'opportunità di conoscere questo medico che per primo ha affrontato il problema dei miei ragazzi valutando seriamente anche il fattore fisico, l'ereditarietà/familiarità e abbandonando il principio , comune a molti specialisti che avevo contattato prima , in base al quale l'enuresi era strettamente connessa solo a fattori psicologici. Le loro parole rimbombavano nella mia testa , quando bambina sentivo dire ai medici consultati da mio padre : " Questi sono bambini sono particolarmente sensibili e soffrono per ogni cosa , ma poi crescono , maturano e il loro problema scompare spontaneamente .Si tratta solo di aspettare ."
Ecco , con i miei ragazzi non ho voluto aspettare , ho lottato per fare in modo di togliere loro anche una sola occasione di provare quel disagio che ha ben descritto sopra Dafne , disagio profondo che porta inevitabilmente ad una diminuzione della propria autostima , alla colpevolizzazione per non riuscire a svegliarsi in tempo , che porta a isolarsi dal gruppo ,a temere di essere invitati a trascorrere la notte fuori casa ( torni a prendermi vero ? frase immancabile per mio figlio maggiore ogni volta che lo lasciavo il pomeriggio a casa di un amichetto) , ad odiare le gite scolastiche alle quali si deve obbligatoriamente rinunciare . Un peso grosso come un macigno nei rapporti interpersonali ed una sofferenza che lascia dei bei segni .

Ultima modifica di gibbi : 25-02-2009 alle ore 17.59.40.
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