Discussione: Bene e Male
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Vecchio 04-02-2012, 17.21.39   #71
Sole
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Originalmente inviato da Faltea Visualizza messaggio
Questo non riuscire a vedere è una limitazione?
Il mio cinismo mi permette di vedere molte cose senza che questo intacchi la mia corazza, ma il Male la sfonda letteralmente e mi destabilizza...
Se non si è pronti ad affrontare certe forze si rischia di rimanerne invischiati e coinvolti pensando di combatterlo ma usando sempre la stessa polarizzazione del male. Può essere che il non voler guardare possa essere una sorta di difesa verso qualcosa che dorme dentro e che fa paura. Può essere una difesa inconscia per non riconoscere il male che è dentro di noi. E' inevitabilmente dentro di noi perchè siamo nella dualità e meno male che c'è altrimenti non avremmo scelta in questo mondo.

Presente quando qualcuno manifesta contro una ingiustizia con violenza?
Come diceva Grii bisogna adattarsi a poco a poco per riuscire a trattenere il male e non farsi usare a esso. Se si vuole conoscere se stessi è purtroppo necessario andare incontro a questo aspetto.

Ma non bisogna pensare che solo il male non si riesca a "guardare" perchè anche una grande gioia spessissimo siamo proprio costretti a buttarla fuori per la forza con cui si manifesta. Si saltella, si grida, si racconta a tutto il mondo. Si butta fuori insomma. Questo per dire che contrariamente a ciò che comunemente vogliamo credere di noi... in realtà non siamo capaci neppure di contenere il bene, tanto che non sappiamo riconoscerlo quando lo vediamo. Prendiamo un esempio banalissimo. Un padre che mi da uno schiaffo per svegliarmi lo odierò finchè non avrò la capacità di comprenderlo.
Imparare a guardare il male fuori da noi quindi, ci aiuta a sentirlo dentro di noi.
Questo approccio iniziale però sarebbe meglio trattarlo in Psicologia che in Esoterismo.


Citazione:
Originalmente inviato da Filo
Le dinamiche umane con possibilità di controllo arrivo a concepirle mi sfuggono completamente quelle appartenenti ad Entità, quali Entità?
Magari è sbagliato ma vediamo se riusciamo a cavarne qualcosa. Io Entità la definirei come un agglomerato di forze che si dirigono verso un punto di attrazione. I meccanismi umani si possono pensare anche come formazioni di questi vettori che si muovono verso il nutrimento per la sopravvivenza. Si impara a prendere il controllo di queste forze per non disperdere l'energia che abbiamo a disposizione. Il punto è che non si può controllare nulla che non si conosca.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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