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Vecchio 30-01-2011, 13.24.36   #393
centomila
Ristruttura la casa
 
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Non saprei dire quale evento scatenerà la fine di questo modello di sviluppo. Fine che io ritengo certa ma che altri ritengono essere solo una probabilità.

Io la ritengo ineluttabile poichè osservo che il nostro modello di sviluppo si basa sulla crescita infinita mentre, è lapalissiano, il pianeta Terra è finito. Già oggi la tensione sulle materie prime (specialmente quelle alimentari) dà luogo a sinistri scricchiolii che potrebbero portare ad una pericolosissima poichè incontrollabile iperinflazione. (evento monitorato con grande accuratezza tra i capi del mondo e denominato "cigno nero")

Mi pare che altri incontrovertibili segnali siano rappresentati da un debito mondiale del tutto fuori controllo (continuano gli abbassamenti dei rating dei più importanti Paesi del mondo: è di pochi giorni fa l'abbassamento di quello giapponese), dalla crescita del Pil planetario (ancorchè sostenuta da Cina, India, Brasile, Russia) sostanzialmente non sufficiente a garantire l'equilibrio, il precaro equilibrio sino ad oggi esistente. E queste due cose sono un pezzo che sono sotto gli occhi di tutti ma, naturalmente, nessuno ha la benchè minima e pallida idea di come tentare, almeno tentare! di mettere mano al problema.

Fermo restando questi concetti che ho già più o meno espresso in passato e che, ahimè, continuano a rafforzare la loro negativa valenza volevo spendere due parole sugli eventi "rivoluzionari" sic! che sono andati alla ribalta negli ultimi giorni.

Tunisia, Egitto, Albania, forse presto Algeria, Giordania, Siria, insomma NordAfrica e Medio Oriente ci dicono che la gente ne ha le scatole piene. Povertà delle masse e corruzione delle elitè governative non stanno, non possono stare insieme. Ma queste rivolte lasciano l'amaro in bocca: non siamo di fronte ad un progetto di un mondo migliore (non spiritualmente ma almeno socialmente, culturalmente, economicamente!) bensì a qualcosa che ricorda l'assalto ai forni di manzoniana memoria.......condotto da persone che non stanno morendo di fame ma che, semplicemente (ne hanno anche qualche ragione a dire il vero), ne hanno le scatole piene

Non mi pare dunque che stiamo assistendo nè ad un articolato e ideale progetto rivoluzionario nè, per fortuna, ad un evento che possa scatenare una reazione a catena di effetto devastante e non più controllabile.

Forse, più banalmente, stiamo assistendo ad un cambio di potere.
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L'unico vero insuccesso nella lotta consiste nello smettere di combattere.

Ultima modifica di centomila : 30-01-2011 alle ore 13.29.04.
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