Discussione: Filosofia Yoga
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Vecchio 08-05-2009, 13.56.00   #42
Sole
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Volevo riprendere il discorso del perchè viene insegnato prima lo yoga del corpo, dopo le tecniche del respiro e solo dopo il resto.

Tenendo peresente quello che è stato detto in questo 3d , l'uomo ha diversi tipi di nutrimento: il primo è quello fisico-cibo- il secondo è quello etereo-aria- per adesso fermiamoci qui perchè le impressioni, terzo nutrimento, sono un pò lontane dal poterne per me parlare rapportate allo yoga.
Riflettevo sul perchè non dare i due metodi insieme. Per rispondere bisogna cercare di capire cosa mette in moto lo yoga nel corpo.
Le Asana non sono solo (ma anche) posizioni che permettono di arrivare ad avere una certa elasticità fisica (e con il tempo se ben fatto anche mentale) o propensione alla resistenza fisica (e mentale), ma sono un processo di purificazione fisico, nel senso che ogni contorcimento va ad agire sia sui muscoli, sia sugli organi interni e sia sulle ossa e i tendini e le vene e i nervi e la mente che resta concentrata e in osservazione.
Per le asana è stata studiata una respirazione che le accompagna tutte, non tanti tipi diversi, ma solo una. Perchè mi son chiesta? Probabilmente nell'Hata Yoga si sta lavorando ad un livello in cui non è opportuno inserire una respirazione diversa se non in rari casi in cui l'Asana va a depurare o stimolare un certo organo, oppure in posizioni in cui non è proprio possibile usare la respirazione in tre fasi.
L'hata essendo il primo livello, il fisico, il corpo, va ad abituare, insegnare, stimolare, svegliare... il corpo; lo prepara a lavorare in maniera diversa. Questa preparazione serve, in un secondo livello, ad accogliere il secondo stadio di yoga o le tecniche di respirazione, secondo nutrimento, l'aria e le sue particelle.
Ma se il corpo non è abituato o non ha fatto un certo processo, secondo me, farlo respirare in una maniera diversa rischia di non servire a nulla.
Questo mi viene confermato anche dal fatto, che facendo lezioni di yoga, quei due o tre (i più comuni) esercizi che insegnano di respirazione yoga vengono fatti solo dopo aver fatto una serie di Asana. Insomma si è preprarato il corpo dal primo nutrimento, ad accogliere il secondo nutrimento. Se il corpo non è pronto, ciò che vien fatto non dico che sia dannoso ma quantomeno inutile.
Noi siamo abituati a respirare meccanicamente e male e se di colpo, all'improvviso senza aver dato un messaggio di cambiamento al corpo (Hata), all'improvviso lo facciamo respirare con tecniche che immettono aria in una certa maniera allo scopo di.., il corpo potrebbe subire uno stress, anzi secondo me lo subisce e questo può essere un danno.

Il Kriya ad esempio, è una tecnica respiratoria che viene insegnata oggi a chi paga... ma Yogananda la scoprì da solo e a pochi l'aveva concessa e non credo per una questione di "elitè" ma di capacità fisica e mentale di chi la richiedeva/riceveva.
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Lo yoga insegna prima di tutto la pazienza ma soprattutto, un'altra cosa che trovo meravigliosa dello yoga, un enorme insegnamento per noi occidentali, è che mettendoti in ascolto del corpo ti insegna a non andare oltre il tuo limite se non accompagnandoti con piccoli, minimi, passettini alla volta (ogni respiro un millimetro di più nella posizione).
Cosa vuol dire questo? Nessuno nasce contorsionista, lo yoga non pretende che subito si faccia la posizione del loto a candela, ma anzi insegna ad ascoltare il proprio limite, se il mio limite è solo le gambe incrociate va benissimo, poi con piccoli movimenti giorno dopo giorno il limite viene superato sempre di più. Questo è un enorme insegnamento. Si è liberi di fare senza giudicarsi e senza entrre in competizione dannosa con il vicino più bravo. Ognuno lavora su di se con gli altri.

Mi fermo, l'argomento mi prende moltissimo e scrivere pagine ancora.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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