Discussione: Il Doppio arimanico
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Vecchio 31-03-2010, 13.59.59   #29
Uno
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Originalmente inviato da 'ayn soph Visualizza messaggio
Bene, allora se ammettessimo questo (e non ho problemi a seguirti in questo percorso) dovremmo fare analogia con la pera attaccata al ramo del pero e rassomigliarla alla nostra vita. Però già qui c'è qualcosa che sfugge, ad es. ci sono vite e vite e coscienze e coscienze che però sarebbero tutte riconducibili all'albero della pera in questione, quindi molto simili, anche se poi le pere sono diverse per forma, maturazione ed eventuali malformazioni ad opera di insetti.
Esatto, c'è ciò che viene dal pero (che però ha anche rami e posizioni diverse, posizioni più soleggiate e posizioni più imboscate) e c'è ciò che viene da fuori del pero: insetti, uccelli, sole, pioggia e grandine etc...
Citazione:
Ci sarebbe molto più da indagare già sulla vita delle pere, ma per ora non posso collegare cosa sia quel "dopo caduta"
Quel dopo la caduta è un momento (che può essere più o meno lungo) in cui siamo realmente liberi, per lo meno dalle leggi che ci costringono, poi bisogna vedere dalla mente....
La pera non è più legata all'abero ma non è ancora nelle mani di chi la mangia o del degrado che poi inizierà.

Per nostra fortuna non siamo pere e ne abbiamo più di uno di questi momenti, ma non infiniti.
Citazione:
e come si differenzia o cosa è la caratteristica specifica a parità di tipologia "pera"

-se viene mangiata da animali
-se raccolta da persone
-se lasciata sul terreno
e chi più ne ha ne metta
In un certo senso queste sono conseguenze e da un certo punto di vista neanche tanto importanti, l'importante è ciò che accade in quel momento e che poi condizionerà anche le conseguenze qui descritte.
Citazione:

il parallelo forse l'ho capito ed è riferito a quello che di me o del se già è in maturazione ora. Ma come dovrebbe procedere dopo, ovvero si può sapere sin da ora (una proiezione possibile) oppure è prematuro per fare previsioni?
In passato avevo capito che era invece importante il qui ed ora, attraverso progetti e imprese anche materiali, invece ora capisco che sono più importanti i progetti e le idee ma non necessariamente da sviluppare per l'immediato.
Infatti così mi si chiarirebbero molte cose che non mi stanno tornando, anche se ho gettato i semi ora.
Sono importanti entrambe le cose, puoi lavorare qui ed ora per qualcosa che si manifesterà, l'importante è che il progetto sia grande solo quanto la propria visione di insieme e la propria capacità.
E' inutile e tempo perso pensare alla fame nel mondo quando non si riesce a relazionarsi decentemente con il vicino (esempio).
D'altro canto sarebbe uno spreco enorme un top manager con esperienza in ambito internazionale che decidesse di amministrare solo il negozietto sotto casa. Se non ha più interesse nelle cose economiche (tanto per fare un esempio) dovrebbe/potrebbe convertire la sua capacità.

Comunque siamo andati un pò fuori tema, potremmo riprendere questo discorso altrove.

Ritornando al discorso doppio, in realtà non è corretto dire che sia cattivo, è corretto dire negativo, ma un negativo comprensibile pensando a quello delle fotografie. Doppio nel senso di due volte, ma non nel senso della stessa cosa. Ho il computer doppio, mica due computer identici.
Invece ha senso pensarlo cattivo in senso di tentazione. Se noi siamo buoni (con i limiti di queste parole messe così) e lui è cattivo sforniamo emozioni, stati d'animo ed altro che non lo sollazzano particolarmente. Viceversa se noi siamo cattivi produciamo materiale dannoso per il nostro mondo ma non per il suo.

Lo so che qualche cervello adesso si arrotolerà ma intanto prendetela così, poi cercherò di renderla più chiara.
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