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Vecchio 29-03-2012, 09.39.22   #22
griselda
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Mica facile... la prima cosa che mi viene è che tra tutte le reazioni che hai descritto non c'è neanche un trattenere.
Premettendo che tutte le emozioni sono energia che ci attraversa...
Ci riprovo e vediamo se riesco a prenderlo stavolta, questo trattenere
Quando ho fame la spinta è verso il cibo immediatamente l'impulso istintuale vorrebbe essere evaso. Ma se trattengo quell'impulso ad alzarmi ed andare verso il frigor a prendere il cibo mi sto trattenendo in qualche modo per non mangiare. Trattengo con me l'impulso ad andare a soddisfare quella tal richiesta. Questo se ho preventivamente stabilito che sono a dieta.
Con questo credo di esserci
Difatti altrove dicevamo che poi con quell'energia scaturita dalla rabbia possiamo impiegarla per fare certi lavori come se fosse benzina
Però questo serve per allargarsi, per potenziare la nostra capacità contenitiva nell'intento di non lasciar più uscire niente se non nel momento in cui lo decidiamo per un valido motivo

(Mentre se ho capito bene quel che dici, il ristagno è perchè poi nel pulire non ho consumato tutta l'energia che ero andata ad accumulare con il trattenere, ciò mi fermo prima di essere vuota, questo mi fa pensare che abbiamo come un freno che ci porta a farci sentire vuoti prima di esserlo veramente, è così?

Nel discorso dell'emozione che vorrebbe uscire nella fattispecie la rabbia, trattenerla penso non voglia dire non sentirla (reprimere) ma pur sentendola non farla uscire, e con lei non fare uscire la reazione. Come la moviola che rimane ferma sul fotogramma precedente il balzo del leone che vuole sbranare la preda.

Per il fluire non ho idea precisa perchè fluire mi fa venire in mente l'andare del fiume, quindi con la calma del fiume ma con la sua potenza figurativamente parlando ma poi al lato pratico non saprei.
Lasciar fluire dovrebbe, se l'esempio del fiume è corretto, lasciare aperte le entrate e le uscite perchè il fiume passa è va....quindi qui ci vuole il famoso distacco, smetterla di pensare di avere ragione che l'altro è striunz, ma prenderci come dicevamo altrove la responsabilità delle nostre azioni tradotto: è sempre colpa nostra, quel che ci viene incontro, ce lo siamo cercati e quindi reagire vuol dire creare altra roba che poi ci viene in contro....in un circolo vizioso

La differenza tra la sensazione di subìre e la verità dei fatti è data dall'ego giusto?

Sono ancora fuori come un geraneo oppure qualcosa ho preso?
(che poi tra il dire e il fare ci sia di mezzo il trovare la lucidità per farlo è un altro paio di maniche)
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