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Vecchio 05-10-2006, 18.53.07   #15
Kael
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Vediamo ora di chiarire meglio i quattro stati di coscienza in cui, come una casa a quattro piani, l'uomo di norma non vive che sui primi due.

- Il primo e più basso stato di coscienza è il sonno, uno stato del tutto soggettivo e passivo. L'uomo vive immerso nei sogni, senza né logica, né continuità, né risultati... Le sue funzioni psichiche lavorano senza alcuna direzione. Immagini soggettive, sia memorie di esperienze passate che percezioni del momento, come rumori che raggiungono l'uomo mentre dorme, tensioni muscolari, attraversano la mente, non lasciando che un vago segno nella memoria, ed il più delle volte nulla.

- Il secondo stato di coscienza appare quando l'uomo si sveglia, cioè lo stato in cui parla, lavora, e svolge tutte le sue attività quotidiane. E' lo stato in cui l'uomo si immagina di essere cosciente e lo denomina "coscienza lucida" o "coscienza di veglia". In realtà, sostiene Gurdjieff, dovrebbe essere chiamato "sonno di veglia", o coscienza relativa.
Il primo stato di coscienza infatti, il sonno, NON si dissolve all'apparire del secondo stato, cioè quando l'uomo si sveglia. Il sonno rimane, anche se ora l'uomo riesce a coordinare meglio i suoi pensieri e a compiere azioni più disciplinate. Soprattutto, l'uomo inizia a percepire il sentimento di "impossibilità", (di impossibilità a fare certe cose) mentre nel sonno è totalmente assente (nei sogni infatti tutto è possibile)
Come le stelle, i sogni diventano invisibili di giorno, ma questo non significa che non siano più presenti o che cessino di esercitare la loro influenza sulla vita dell'uomo. In questo stato l'uomo vive nel sonno e non sa di dormire.

- Il terzo stato di coscienza è la coscienza di sé.
L'uomo si libera della soggettività e diviene oggettivo verso se stesso.

- Il quarto stato di coscienza è la coscienza oggettiva.
L'uomo diviene oggettivo verso tutto ciò che lo circonda ed è finalmente un "essere libero".


Questa classificazione della Coscienza è inoltre definibile in relazione alla "verità", ossia alle possibilità che i vari stati di coscienza offrono di conoscere la verità. I quattro stati di coscienza quindi appaiono anche secondo questa classificazione:

1 - Nel primo stato di coscienza, il sonno, l'uomo non sa nulla della verità.
Anche se percezioni o sentimenti reali giungono all'uomo, essi si mescolano ai suoi sogni, e in questo stato non è possibile distinguere i sogni dalla realtà.

2 - Nel secondo stato di coscienza, l'uomo può conoscere soltanto una verità relativa (da qui il termine di G. "coscienza relativa")

3 - Nel terzo stato di coscienza, cioè nello stato di coscienza di sé o ricordo di sé, l'uomo può conoscere TUTTA la verità su se stesso.

4 - Nel quarto stato di coscienza, la coscienza oggettiva, l'uomo è in grado di conoscere TUTTA la verità su ogni cosa, può studiare le "cose in sé", il "mondo qual è".

Il punto critico resta però sempre lo stesso: solamente quando l'uomo si rende conto di essere addormentato può iniziare un serio lavoro di risveglio. Non si potrà mai svegliare prima di aver provato di essere addormentato.
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