Discussione: La follia
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Vecchio 29-05-2007, 13.49.01   #4
Ray
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Siamo in psicologia, quindi forse sarebbe da affrontare l'argomento in modo consono... si è accennato a persone ritenute folli ma che poi folli non erano. In questo caso più che di follia credo si trattasse di avere ragione. Molte persone dicevano o facevano cose avanti coi tempi o fuori dalla normalmente accettata linea comune, sono stati chiamati folli per intendere che non avevano ragione, poi a volte è capitato che col senno di poi un po' di ragione invece ce l'avevano.

Ma cos'è la follia vera e non apparente?

Attualmente sia in psichiatria che in psicologia le parole "folle", "matto" ecc. non esistono. Nel senso che non vengono usate proprio perchè prive di un significato diciamo "clinico". Vengono lasciate alla comune accezione, che poi è la stessa che bollava come folli certi "geni" del passato. Raramente la clinica confermava queste bollature.

Nonostante questo molti hanno provato a definire la follia. Una definizione che mi piace abbastanza, anche se non la ritengo completa ma parla di un possibile aspetto della "follia" è quella che dice che un folle è uno che ritiene che dalle stesse cause si possano ricavare diversi effetti... e quindi, magari, ripete le stesse azioni sempre aspettandosi risultati diversi da quelli che ottiene.

Certo, può sembrare solo eccessivo rifiuto della realtà per eccessiva ostinazione, forse lo è, ma io credo che ci sia qualcosa in più...
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