Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 11-09-2008, 19.23.46   #2
Kael
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Porto il mio contrubuto anche perchè tu nel tuo primo post non hai detto praticamente niente

L'Opera al Nero viene anche chiamata la "notte buia dell'anima", e per quella che è la mia esperienza essa rappresenta la scoperta di tutte quelle forze che agiscono nella e verso la materia.
Prima di avventurarsi verso mete più elevate (luce, amore, etc..) l'Adepto deve partire dal basso, deve imparare a riconoscere queste forze che agiscono in lui e che sono necessarie come tutto il resto all'equilibrio dell'Universo. Queste forze vertono tutte verso l'estrema materializzazione, in contrapposizione a quelle forze che invece lavorano per la Spiritualizzazione, ed in mezzo ad esse esiste l'Universo in un perfetto equilibrio fra le due.

"Notte buia dell'anima" dunque perchè alla partenza si scende nella materia, nel vitriol, si perde ogni punto di riferimento e ci si trova a brancolare nel buio. Per questo è pericolosa e viene sconsigliato di intraprendere il viaggio se non sotto la supervisione di un vero Maestro.
Si iniziano dunque a riconoscere i propri demoni sotterranei, e piano piano ad usarli a proprio vantaggio invece di venirne usati come succedeva fino ad allora. Esclusa la possiblità di eliminarli, perchè a quel punto l'equilibrio andrebbe a farsi friggere e addio creazione.. Come Gesù quindi non si uscirà mai dal Nero in questa realtà, la "tentazione" sarà sempre presente e anzi, probabilmente più l'Adepto avanzerà nel suo personale cammino, più le tentazioni e le prove che dovrà affrontare saranno maggiori. Ma è anche vero che più sarà avanti nel cammino e maggiore sarà anche la sua capacità di dominare e di usare a suo vantaggio tali forze, onde per cui l'equilibrio continuerà sempre ad esistere.

Abbiamo detto forze che tendono verso la materia. In soldoni significa che l'Adpeto inizia ad affrontare le sue paure, il suo odio, le sue più profonde angoscie. Inizia a riconoscere tutto quanto di brutto, di negativo, esiste in lui, anche se solitamente la maggiorparte della gente preferisce ignorare e far finta che non esistano... Ma ci sono e come detto sopra sono forze necessarie all'equilibrio della creazione, l'unico sistema è imparare a conoscerle e ad usarla consapevolmente a proprio vantaggio... "offrire ai demoni sotterranei" diceva Pitagora nei suoi versi aurei, che praticamente vuol dire dare consapevolmente da mangiare a questi demoni quello che non ci interessa, piuttosto che lasciarli liberi di prendersi quello che vogliono loro...

Si può dire di aver concluso l'Opera al Nero quando potenzialmente (perchè non v'è certezza assoluta, tanto è vero che non si esce mai del tutto dal Nero) quando dicevo saremo capaci di dominare tali forze e di smettere così di farci dominare da esse. L'adepto esce dall'Opera al Nero trionfante, cavalcando la sua Tigre da Padrone, capace di guardarla dritta negli occhi...
E di sorriderle.
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