Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 15-09-2008, 12.30.49   #24
Uno
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Cito Cento ma rispondo anche (in parte poi ci torno) a Kael e a Sole

Citazione:
Originalmente inviato da centomila Visualizza messaggio
Il tuo ragionamento mi "finisce" tuttavia......nelle sue nozze Andreae parla degli aspiranti (tra l'altro sono re, imperatori, etc. ) che salgono sulla bilancia (i pesi, dunque le qualificazioni ,sono 7) e, se indegni, saltano per aria.
Ergo il loro peso, per superare la prova, deve essere superiore a quello dell'altro piatto. E deve esserlo per tutti e 7 i pesi.

Bravo volevo vedere se qualcuno ci arrivava, gli indizi li ho messi.... che senso ha pesare qualcosa che si vorrebbe non esserci (anche se poi la faccenda è identica, cambia il punto di vista)?
Eppure tutti in giro in merito alla pesatura di Anubi la vedono tutti così

Una prova (metaforica o meno) sarebbe stata più efficace nel richiedere che il candidato si sollevi da terra senza nessun riferimento...
Ma stiamo parlando di uomini, reali, concreti e anche materiali, immersi nella materia e nell'esistenza. Stiamo parlando di Spirito che dovrebbe immergersi nella materia utilizzando la struttura uomo, e tanto più riesce ad incarnarsi, tanto più "magneticamente" addensa sostanza (non intesa solo come meramente materiale e/o solida).
La riprova l'abbiamo (come tradizione occidentale) in Daniele 5: "tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante".
Quote:


Essendo 7 i pesi mi viene da pensare ai 7 vizi capitali e alle 7 virtù.
Nel piatto dei 7 pesi ci sono, dico la mia ipotesi, i 7 vizi. Nel piatto dove sale l'aspirante egli pesa, misura le 7 virtù. E' richiesto un peso uguale o superiore.


Conosco un amico che sostiene che bene e male sono concetti del tutto irrilevanti per non dire inesistenti.
Una volta mi fece l'esempio di alcuni bambini che stavano affogando. Un uomo scende in acquae ne salva uno (e dunque fa il suo bene) non riuscendo tuttavia a salvare gli altri (e dunque fa il loro male).

Un altro amico però fece un esempio altrettanto potente: un padre che schiaffeggia il figlio che ha appena meritato un bel voto a scuola come si sta comportando? Male o bene?
Ora riprendere il concetto di bene e male ci porterebbe fuori discorso, però sul primo esempio la verità è lampante, se salvo l'unico bambino che riesco a salvare faccio il suo bene, se non riesco a salvare anche gli altri non faccio il loro bene ma neanche il loro male.
Il discorso diventa più complesso se salvo dal fiume un assassino che poi ucciderà un bambino... in ogni caso se non voglio mettermi al posto di Dio, se ho l'occasione di salvare quell'assassino dovrei farlo, dovrei dargli la possibilità di cambiare e di non arrivare poi ad uccidere, questo non è in contrasto con il fatto che se posso impedire allo stesso assassino di uccidere il bambino, nel momento in cui sta tentando di farlo, devo impedirlo a costo di uccidere questo assassino. In questo modo faccio comunque il bene di entrambi.

"Un altro amico però fece un esempio altrettanto potente: un padre che schiaffeggia il figlio che ha appena meritato un bel voto a scuola come si sta comportando? Male o bene?"

Credo ci sia un errore di scrittura, se fossi così ha fatto male il genitore, ma se il voto fosse brutto il genitore ha fatto bene... se questo serve ad insegnare. Se è uno schiaffo fine a se stesso ha fatto male... l'intenzione che spinge lo schiaffo determina tutta la potenza che ci si mette e la direzione che l'azione prenderà.

Per finire voglio allegare un breve periodo del Bard-do Thos-Grol (Libro Tibetano dei Morti) copiato per comodità di non dover digitare, dal sito Fenice.info
Credo che sia utile per confrontare le Tradizioni distanti solo geograficamente

Citazione:
La divinità delle buone azioni, nata insieme a te, verrà e metterà da parte le buone azioni che hai fatto e le segnerà con sassolini bianchi, e il demonio nato insieme con te verrà e metterà da parte i peccati e li segnerà con sassolini neri. Allora proverai paura e tremando dirai che non hai compiuto quei peccati, e mentirai. Allora la divinità della morte, che è la divinità della Legge, dichiarerà di voler interrogare lo specchio del karma e in esso guarderà. Poichè ogni azione, buona o cattiva, è chiaramente riflessa in quello specchio, la menzogna non ti servirà. La divinità della morte, ponendoti una corda al collo, ti trascinerà via, e ti reciderà il collo, poi ti estrarrà il cuore e gli intestini, ti succhierà il cervello bevendoti il sangue, mangiandoti la carne, maciullandoti le ossa. Tuttavia, non potrai morire: anche se il tuo corpo sarà fatto a pezzi, resusciterai ogni volta e da tutto ciò trarrai una sofferenza enorme. Dunque, quando si metteranno in ordine i sassolini per contarli, tu non temere e non mentire; non avere terrore davanti alla divinità della morte. Essendo il tuo un corpo mentale, se viene ucciso, ferito e fatto a pezzi, tu non puoi morire poichè in realtà la tua forma è il vuoto. Non temere la divinità della morte e i suoi accoliti: sono tue proprie illusorie immagini, la forma stessa del vuoto. Se anche cadrai in un abisso, non te ne verrà danno: non avere paura. Il tuo corpo mentale è costituito dalle tue propensioni karmiche e il vuoto non può essere offeso dal vuoto: ciò che non si può definire non può essere offeso da ciò che non si può definire. Tutto è tua immagine illusoria e in realtà nulla esiste come cosa reale: né la divinità, né i demoni, né il demonio che ha la testa di toro. Questo devi riconoscere: che tale è lo stato dell'esistenza intermedia. Considera attentamente la natura delle cose che ti spaventano: sono prive di essenza, vuote. Tale vuoto diventa agitato, e il tuo pensiero (immaginando che la natura di tale vuoto sia paurosa) assumerà perspicacia. Guarda e non distrarti. Ciò riconoscendo, otterrai uno dei quattro corpi e ti consustanzierai con i Buddha. Ciò è sicuro. Non distrarti: è questo il confine che separa i Buddha dalle creature comuni.
Ho scritto molto velocemente e non rileggo, può esserci qualche errore di scrittura, caso mai fatemelo presente.

P.s. O.T. c'è gente che dorme...
Uno non è connesso