Discussione: Commemorare i morti
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Vecchio 02-11-2010, 21.22.06   #1
diamantea
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Predefinito Commemorare i morti

Quando ero bambina il giorno dei morti era dedicato alla visita dei cari defunti al cimitero.
La mattina si era festeggiato con i regali che i morti avevano lasciato ai bambini e nel pomeriggio si andava al cimitero per commemorarli, si ascoltava la messa.

Io ci andavo con la nonna paterna. Con la nonna tutto era bello, anche andare al cimitero.
Lei aveva una memoria antica, era nata a fine ottocento, si ricordava di tutti i nostri avi.
In ogni tomba in cui ci fermavamo lei ci narrava la storia di quella famiglia, ricca di aneddoti, tragiche morti, matrimoni felici o tormentati, figli insani nascosti ed altri eventi.

Portavamo a tutti un fiore, dietro avevamo la bottiglia vuota per riempire i vasetti in marmo fissi, e poi un momento di raccoglimento per la preghiera.

La visita durava tanto, anche due ore. Poi si andava da sua sorella nelle nicchie alte dove ci voleva la scala per mettere i fiori. Questo compito spettava a mio padre.

Spesso da casa mia andavamo a piedi, era una passeggiata mano nella mano con la nonna quando ero più piccola.
Poi la portavo in auto più anziana, però era sempre arzilla e la salita a piedi del cimiitero la voleva fare tutti gli anni, a braccetto, con il suo passo lento e la mente lucida.

Quando è morta la nonna non sono più andata al cimitero per almeno due anni. Non volevo vedere la sua tomba, la ricordavo nel mio cuore. Ci volle molto tempo per superare l'impatto di vedere la sua foto sulla lapide.
All'inizio la guardavo da lontano senza avvicinarmi. Lei fu come la mia mamma.

Poi negli anni con i miei figli piccoli ho preso l'abitudine di andare con loro sempre il 2 da tradizione.
Faccio fare loro lo stesso percorso, con la visita ai trisavoli, bisnonni, nonni e zii anche se io non ho conosciuto, altri conoscenti, amici giovani, fino a mio padre che era il loro nonno adorato, ed anche l'ultimo in cima al cimitero.
Ad ognuno un fiore ed una preghiera e il racconto di ciò che ricordo dai racconti della nonna, o dal vissuto più recente che ricordo.

Spero di tramandare questa tradizione commemorativa dei defunti nel ricordare non solo i parenti stretti conosciuti, ma anche i parenti più lontani da cui comunque discendiamo anche se non li abbiamo conosciuti, ma sono stati prima di noi, e noi siamo il loro prolungamento.

Una visita anche ai monumenti pubblici, di poeti, statisti e ai caduti in guerra che hanno lottato per la libertà del Paese.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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