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Vecchio 27-06-2007, 09.52.29   #3
RedWitch
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Originalmente inviato da MaxFuryu Visualizza messaggio
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Ultimamente mi è capitato di dover pensare ad un fatto triste, e mi sono accorto che ciò che influenzava il mio stato d'animo non era il fatto in se stesso, è che per poter pensare al fatto in un certo modo (per capirlo) mi dovevo spostare in una parte della mente (non proprio parte, magari stato d'animo) che mi causava questa sensazione di tristezza. E' come dire che per vedere una cosa usiamo la parte che crediamo più simile al fatto magari,
Allora io penso che gli stati d'animo siano già presenti in ognuno di noi e che non è un evento a farli uscire fuori, ma che siamo noi in base all'evento, e proprio per necessità per poterlo capire.
penso che magari per questo lo stesso fatto dà reazioni diverse in base alla persona
Vi è mai capitato di cullarvi dentro uno stato d'animo?
Per esempio, ascoltando un certo tipo di musica si diventa tristi, malinconici.. e se ci si fa "portare via", trasportare dallo stato d'animo del momento, si sogna, ci si crogiola dentro la tristezza, come a farsi cullare, si dorme.. per poter mantenere la tristezza per associazione si pensa a cose che per noi sono tristi. Un ricordo, una situazione, insomma, si alimenta lo stato d'animo. Altrimenti credo che durerebbe molto meno.
Stato d'animo che come diceva Max varia di persona in persona.. soggettivo..
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