Discussione: cori
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 01-06-2009, 15.14.28   #17
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Domenica in un paese qui vicino hammo fatto una bellissima manifestazione, sono stati invitati diversi cori e posizionati uno in ogni piazzetta o piazza del paese.
Nove in tutto mi pare.
L'effetto è stato notevole.

La cosa che mi ha colpita maggiormente è stata la mia personale reazione a determinati canti, quelli dei cori più grandi con tutte le voci assieme (ce n'erano alcuni che usavano moltissimo i solisti)
Tanto per fare un esempio c'era il coro degli alpini, quando si sono messi a cantare una canzone che io trovo emozionantissima ma di cui non so il titolo (nel ritornello chiedono che il loro compagno caduto venga accolto su nel paradiso e lasciato andare per le sue montagne..qualcuno la conosce?) m'è persino venuto il magone.

Cosa che puntualmente capita con certe vocalità, con certi canti gregoriani ad esempio (Dufay presente?) non mi viene magari il magone ma sento che mi arriva in profondità e devo essere sola perchè l'altrui presenza m'infastidisce, quasi fossi nuda.

Ecco,mi chiedevo, che cosa toccano questi cori di tanto profondo? E perchè cantare diventa un problema?
Leggevo da qualche parte anni fà che la voce era utilizzata come "strumento" di persuasione e addirittura, ma di questo non ho ricordi certi, che era utilizzata per guarire.

Di certo c'è che la musica, determinata musica , smuove qualcosa in profondità e anche i cori. Ma cosa? E si può usare? Perchè la propria voce a volte risulta finta e cantare crea un blocco pazzesco? Non è solo vergogna di stonare c'è altro.........

ps
un vero peccato, nessun giovane tra i coristi, età media 60 anni, non piace più? che amarezza...
Questo e' un grande tema , quello del coro .
Premetto che non canto e sono stonato .
La musica , certa musica e' strettamente legata nell'effetto all'annullamento del proprio essere .
E' la musica dionisiaca che favorisce determinati stati dell'essere .
Diversa e' la musica cosiddetta descrittiva che si lega alle cose e quindi non trascende nulla.
Io ricordo quello che si diceva della tragedia greca della funzione del coro , dell'effetto che quel coro faceva sul Greco che Comprendeva il significato trascendente del dramma proprio attraverso questo tipo di musica non attraverso le parole o le scene .
Ma credo ve ne siano altri di esempi di musica DIONISIACA , di ritmi che hanno questo modo di agire sull'essere , forse i canti Gregoriani ?
Non lo so.
Il ritmo e' la chiave per capire questo tipo di musica.
nikelise non è connesso