Visualizza messaggio singolo
Vecchio 28-10-2008, 10.55.10   #14
Uno
Amministratore
 
L'avatar di Uno
 
Data registrazione: 28-05-2004
Messaggi: 9,693
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da turaz Visualizza messaggio
questa situazione non è "nata oggi"...
non si è ancora compreso che tutto ciò (Vedendo di ogni erba un fascio) ha avuto come effetto quello di "intasare" un mercato (quello dei laureati) basandosi sui numeri invece che sulla qualità con il risultato che il laureato in gamba mescolato in questa situazione non trae frutti da quanto fatto e deve sgomitare per ritagliarsi un posto.
in sostanza si trova a 30-35 anni con uno stipendio misero in certi casi più basso di un operaio appena assunto (perchè la domanda è alta e l'offerta scarsa quindi quasi monopolio di chi assegna posti) e con un senso di frustrazione crescente.

la cultura non è valutata (ad alti livelli tanto meglio così si risparmia sul personale...) non è valutato il titolo di studio mi chiedo cosa si valuta?

signori e signore solo e unicamente il "costo aziendale" (più basso è meglio è la mentalità è che le persone sono tutte intercambiabili)

è questa mentalità da modificare a prescindere da qualsiasi sistema

consiglio di leggere le recensioni di lavoro sui giornali e poi ci sarebbe da ridere.
attualmente un laureato a 35 anni o ha un posto (per quanto piccolo sia) oppure è tagliato fuori dal mercato.
E quindi non sarebbero meglio meno laureati ma più competenti?
Dove il "meno" ovviamente non deve essere determinato dalla possibilità economica di studiare ma dalla voglia e capacità.

Poi si sa che il figlio del ricco in qualche maniera se ha da prendere quel pezzo di carta lo prende: o si paga i famosi tutor, o in altri schifosi modi.... ma questo non vuol dire che il poveretto se vuole veramente comunque non possa studiare.
Insomma come tutte la cose della vita, a me piacerebbe avere una ferrari (non è vero, ma è un esempio) ma non posso comprarmela tanto facilmente, mentre il figlio di Berlusconi (sempre per fare un esempio, ma potrebbe essere anche il figlio di Veltroni) basta che firma un assegno.
In ogni caso se proprio voglio la ferrari me la compro, magari vivo solo per quella, ma me la compro. Probabilmente io quella ferrari poi me la lustrerei e starei attento a dove la parcheggio ect... i figli di Berlusconi e di Veltroni no.

Insomma non si possono "abbattere" (in realtà è tutta finzione) le diseguaglianze sociali sono nei settori dove qualcuno fa più casino e poi alla fin fine sempre per interessi di pochi, perchè alla fine della fiera qui non si sta parlando del diritto di studiare, ma di "diritti" di qualcuno di avere dei posti di "lavoro" che non meritano, che non producono, che sono assegnati solo per clientelismo.

Io non voglio pagare con le mie tasse il posto di "lavoro" di qualcuno che si presenta in facoltà una volta a settimana se va bene.

E non me ne frega neanche nulla se questi poi non avranno i cosiddetti ammortizzatori sociali, se sono tanto competenti e professionali in qualche modo si riqualificheranno
Uno non è connesso