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Vecchio 15-07-2008, 23.44.32   #6
Ray
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Concordo con Kael. Provo però a guardare la cosa partendo da un altro punto.

Citazione:
Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Capisco.
Si Stella, non mi piace, perchè ad esempio per le attività artistiche che svolgo, è importante il sentimento, il che significa anche rappresentare una sofferenza che non è propria. Oggi ad esempio la mia maestra di canto mi ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere: " Canti una canzone d'amore, ma sembra che non te ne freghi nulla se ti ha lasciato".
La meastra di canto ti ha detto questo perchè tu sai già cantare la canzone. Ma mettiamo che tu debba appena impararla, che tu sia qualche passo prima di questo momento. Cosa ti direbbe la maestra? Non si occuperebbe tanto dell'espressione del sentimento, ma si preoccuperebbe della tecnica. Correggerebbe i tuoi errori, ti darebbe consigli su come affrontare questo o quel passaggio in cui nota delle tue difficoltà, ti spiegherebbe come fare. Solo dopo, ottenuta una capacità sufficiente a fare, ti direbbe (come ti ha detto) di metterci i sentimenti.
Se fosse un disegno, ti direbbe prima di fare i contorni e poi di colorare (colore=sentimento)... ma prima di dirti che i tuoi colori sono smorti, si preoccuperebbe del bianco e nero.

Per il cammino spirituale è lo stesso. Un iniziale periodo di parziale chiusura aiuta e, anche se questo punto della mia opinione a molti non piacerà, è buon segno. Perchè permette di farsi diciamo un'idea di alcuni obiettivi da raggiungere, permette un buon bianco e nero prima di iniziare a colorare... che altrimenti rischi di fare casino coi colori, per non dire che, a volte, ti possono impedire un bel disegno o mettere in evidenza dei suoi difetti rendendoli impossibili poi, o molto difficili, da correggere.
Il rischio è di scambiare il bianco e nero per il disegno finito... di dimenticarsi che ci sono i colori... ma tanto, quando è il momento, ci inciampi sopra un barattolo e si versa...

Chiaramente non per tutti vale questa cosa, però a mio avviso per molti, molti di più di quanto alla maggioranza che si occupa di spiritualità piace pensare.

Molti, all'inizio del cammino, appena hanno qualche barlume ma non sono ancora strutturati, credono bene di "aprire" tutto... ne deriva spesso una confusione generale, nella migliore delle ipotesi. Invece un periodo di chiuso, che poi è sempre parziale, è diciamo un'attenuazione, permette un utilizzo migliore delle energie (ancora poche) disponibili e una strutturazione, seppure in piccolo, di una capacità che poi dovrà misurarsi con ben altro... insomma a volte per fare i piloti, qualche giro sul simulatore (che poi simulatore non è, si tratta solo di qualche sicurezza in più) non fa male.
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