L'articolo che ho letto comincia così: " è più facile cambiare partner che abbandonare la propria banca , passare ad un nuovo operatore di telefonia mobile, o disdire un abbonamento tv"
Sembra che in Italia queste 3 operazioni siano difficilissime per tempi (soprattutto) , costi o entrambi, e che le società che offrono questi servizi pongano delle vere e proprie resistenze quando gli utenti decidono di cambiare preferendo un altro servizio.
Per quel che riguarda la telefonia, per la famosa portabilità del numero, richiederla è semplice, solo che poi ci vogliono dai 2 ai 5 mesi (in Gran Bretagna servono 4 giorni) , nel frattempo, l'utente che ha deciso di cambiare è costretto a continuare a pagare proprio i servizi di cui si vuole "liberare" (per esempio dopo la soppressione dei costi di ricarica, un operatore in particolare ha aumentato le tariffe a tutti pensalizzando i suoi vecchi clienti, non solo i nuovi come è successo per quasi tutti gli operatori)
Cambiare conto corrente bancario sembra ancora più difficile, dati i tempi che impongono, e una serie di clausole che sembrano mirate a rallentare il tutto, nella speranza che il cliente cambi idea...
Infine, sulle pay tv pare che per la chiusura dei contratti chiedano delle cifre spropositate se si decide di recedere durante il primo anno (sui 220 € come spesa fissa per la chiusura del contratto
)
Insomma, prima di stipulare un qualsiasi contratto, bisogna pensarci veramente bene, perchè poi uscirne è come fare un percorso ad ostacoli...
Alla faccia della "libertà"...