Per iniziare a capire il rapporto tra i due tipi di equilibri possiamo considerare, restando nel fisico, l'esempio di quello che fa arti marziali.
Nel primo tipo di equilibrio egli percepisce gli avversari (ambiente) e si muove adattandosi al loro moto in modo di mantenere sempre l'equilibrio. Egli è così in grado di fronteggiare le spinte che gli possono arrivare, opponendoforze equilibratrici (anche schivarsi è opporre una forza equilibratrice, non necessariamente la direzione deve essere la stessa e il verso l'opposto).
Nel secondo tipo di equilibrio dobbiamo immaginare il nostro artista marziale ad occhi chiusi. In effetti nelle scuole marziali vere (se ce ne sono ancora) viene insegnato a muoversi ad occhi chiusi. Comunque sia, qui la percezione viene tolta. L'equilibrio deve mantenersi indipendentemente dalle spinte che possono arrivare e indipendentemente dalla loro direzione...
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